"Berlusconi su Putin? Non c'è alcuna ratio, è narcisismo patologico"

Marcello Veneziani commenta il nuovo audio-choc di Berlusconi sulla guerra Russia-Ucraina: "E' un problema serio, soprattutto per Forza Italia"

Di Alberto Maggi
Silvio Berlusconi 
Politica

Berlusconi? "Ormai è problema serio, prima di tutto per Forza Italia"
 

"Francamente non c'è più una ratio. Anche l'interpretazione malevola per cui queste affermazioni servono per minare il governo Meloni regge solo fino a un certo punto. Credo che siamo di fronte all'ultima traccia di un narcisismo patologico che porta Berlusconi a essere sempre al centro dell'attenzione sparando su ogni argomento. Si tratta di una situazione grave ma patologica che va affrontata non più con una prospettiva politica". Marcello Veneziani, intellettuale di destra, scrittore ed editorialista, commenta con Affaritaliani.it il nuovo audio "rubato" con le parole di Silvio Berlusconi durante la riunione con i deputati di Forza Italia nella quale, di fatto, parlando della guerra Russia-Ucraina dà tutta la colpa a Zelensky e sposa la linea del Cremlino.

A questo punto Antonio Tajani, numero due di Forza Italia, rischia di non andare più alla Farnesina? "Penso che alla fine prevarrà il buon senso e all'interno del partito, prima o poi, si renderanno conto che devono diventare autonomi e trattare direttamente loro con Giorgia Meloni e i partiti alleati. Quello di Berlusconi sta diventando un problema serio, prima di tutto per la stessa Forza Italia, che non rientra più nell'ambito della politica".

Ma Forza Italia, lo sappiamo, non ha un leader alternativo... "Non c'è, vero, e dovranno necessariamente passare da una fase collegiale traghettando il partito nell'improbabile speranza che Berlusconi riprenda la pienezza delle sue facoltà", osserva Veneziani. Tra l'altro queste affermazioni, quelle di ieri e quelle di oggi, hanno grande risalto in Europa e Forza Italia fa parte del Partito Popolare Europeo... "Forza Italia farà tutti i tentativi diplomatici per spiegare e allontanare il pericolo di ripercussioni politiche. Ma prima o poi è inevitabile che il partito prenda le distanze dalle dichiarazioni del suo leader. Finora lo fanno Meloni e Salvini, prima o poi dovranno farlo anche gli esponenti di Forza Italia", conclude.

Fonti FdI: "Preoccupanti le parole di Berlusconi. Rischio Vietnam? Si, per Forza Italia"

Una fatica di Sisifo per mettere insieme le tessere del mosaico di governo e poi arriva lui, Silvio Berlusconi, a scombinare il puzzle. Con rischi non indifferenti per il disegno di un esecutivo forte e autorevole al quale sta lavorando la premier in pectore Giorgia Meloni. Che per gran parte della giornata si è smaterializzata rispetto al sistema dell’informazione, per dedicarsi in toto all’impresa.

Tuttavia, per quanto vengano definite "preoccupanti" le uscite del Cav, non sono tali da scoraggiare il presidente Fdi, che con lo stato maggiore del partito continua a mettere a punto le ipotesi per la squadra di governo. Di certo, fonti autorevoli di via della Scrofa, avvicinate dall’Adnkronos, non mostrano segnali di particolare scoramento. Tra occhi al cielo e braccia allargate, replicano così alla domanda se giudichino preoccupanti le parole pronunciate dal Cav ai fini dei tempi della formazione dell’esecutivo: "Sono parole preoccupanti. Ma è un problema per Forza Italia. Più sono inaffidabili, meno spazio avranno". Sempre autorevoli fonti meloniane, tagliano corto, rispondendo alla domanda se questo approccio rischi di rappresentare un "Vietnam" per la formazione e l’azione del governo. "Sì, un Vietnam. Ma per loro".

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