Forza Italia, crollano gli iscritti. E sono morosi due parlamentari su tre
Il leader sta meglio, ma il partito non si sente molto bene. Incertezza destinata a proseguire
Due parlamentari di Forza Italia su tre sono morosi: crisi sugli iscritti
Silvio Berlusconi sta meglio, ma Forza Italia non si sente molto bene. Come sottolinea Repubblica, "i sondaggisti dicono chiaramente che il consenso di nessun altro partito, più di Forza Italia, è legato a quello del suo leader. Ecco perché sono stati un incubo, per la comunità azzurra, i 45 giorni di ricovero dell’ex premier. Eppure gli eletti fanno molta fatica a ricambiare anche solo parzialmente il favore, versando il contributo previsto dal regolamento: ovvero 900 euro mensili, più l’una tantum fissato per l’elezione (10 mila per chi ha corso con l’uninominale, 30 mila per chi era nel plurinominale)".
Secondo Repubblica, dunque, "solo 37 parlamentari su 62 nel 2023 hanno pagato la quota. Quattro su sei, quasi la metà, sono morosi". E secondo il quotidiano diretto da Maurizio Molinari "non mancano i big nella lista degli inadempienti, aggiornata ai primi giorni di aprile: fra loro, ad esempio, c’è il presidente dei deputati Paolo Barelli, il vicepresidente dei senatori Adriano Paroli, il capogruppo in Commissione bilancio Roberto Pella. Anche se Barelli dice che c’è un errore: «Io moroso? Non è vero, ci sarà stato un problema nella registrazione del versamento»".
E si fa anche difficoltà anche ad attrarre nuovi iscritti. "Il fatto è che nessuno, nel partito, è pronto a un dopo-Berlusconi, nessuno sa – ad esempio – se e come il Cavaliere potrà partecipare alle prossime campagne elettorali, a partire dalle Europee", sottolinea Repubblica. La condizione di incertezza sembra dunque destinata a proseguire.