Fuortes rinuncia al Teatro San Carlo: "Non ci sono le condizioni per andare"
L'ex numero uno della Rai spiega di non essere più disponibile per la nomina di sovraintendente del teatro napoletano
Teatro San Carlo, Fuortes: "Non disponibile a coprire il ruolo di sovrintendente"
"La nomina del sovrintendente del San Carlo non può in alcun modo subire distorsioni, essere o apparire di parte, come invece le cronache cittadine e nazionali delle ultime settimane evidenziano in modo inequivocabile. Data questa situazione, non ci sono a mio avviso le condizioni per ricoprire il ruolo di sovrintendente del Teatro San Carlo”.
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Lo sottolinea in un comunicato Carlo Fuortes, in merito alle numerose indiscrezioni di stampa circa un suo futuro impegno come sovrintendente del Teatro San Carlo, ha precisato: “Sarebbe per me un piacere e un onore straordinario - premette Fuortes - poter guidare il San Carlo di Napoli e contribuire ad arricchire la grandiosa storia artistica e musicale del teatro più antico e più bello del mondo. Da quasi trecento anni questo teatro rappresenta la storia dell’Opera italiana. E la sua nobile tradizione è continuata fino all’attuale gestione di Stéphane Lissner".
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"Ma un teatro come il San Carlo - sottolinea - non è solo un luogo di spettacolo, di arte e di cultura. Per la città di Napoli, pur ricca di un patrimonio culturale vastissimo e inestimabile, costituisce forse il luogo più simbolico e identitario. Dunque va trattato come tale: con l’attenzione e il rispetto che si deve a una grande istituzione pubblica. E, di riflesso, il sovrintendente che la guida deve avere un sostegno largo e condiviso da parte di tutta la collettività, che è la vera proprietaria del teatro e alla quale bisogna rispondere".
"Ho diretto e amministrato in passato diversi teatri d’opera in Italia - ricorda Fuortes - e so perfettamente quanto sia fondamentale avere una piena legittimazione sociale per svolgere nel migliore dei modi il ruolo, molto complesso, di sovrintendente".