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Pensioni, Quota 102 dal 2024. Come funziona e chi ne beneficerà

Di Alberto Maggi

Pensioni, Quota 102 dal 2024: 41 anni di contributi e almeno 61 anni di età anagrafica

Pensioni, dal 2024 quota 102: 61 anni e 41 di contributi


Il governo è al lavoro sui principali dossier economici. Il primo è certamente quello di trovare 10-11 miliardi di euro per confermare anche il prossimo anno il taglio del cuneo fiscale appena varato ma l'altro grande capitolo è la riforma previdenziale. Mentre spuntano i primi "esodati" di Quota 103, come ha scritto Affaritaliani.it, i dicasteri competenti stanno studiando la soluzione per il 2024. Una riforma va fatta altrimenti tornerebbe in vigore la tanto temuta e odiata Legge Fornero. L'obiettivo di Quota 41 della Lega resta un obiettivo di legislatura e non realizzabile subito in quanto troppo oneroso.

Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, l'ipotesi al momento più probabile è quella di un passo in avanti - dopo una contrattazione anche con le parti sociali - e che sarebbe Quota 102. Ovvero dal 2024 si potrebbe andare in pensione con 41 anni di contributi e almeno 61 anni di età anagrafica. L'operazione costerebbe circa 4 miliardi, spiegano le fonti, e sarebbe un ulteriore passo in avanti rispetto a Quota 103 (migliorativo) verso l'obiettivo di quota 41 per tutti entro la fine della legislatura. Con Quota 103, in vigore quest'anno, è possibile accedere alla pensione con almeno 62 anni di età e 41 anni di contributi versati. Sommando, infatti, gli anni di età con gli anni di contributi si raggiunge Quota 103.

I lavoratori che entro il 31 dicembre 2023 arriveranno a possedere tali requisiti potranno beneficiare del trattamento in anticipo. E' sicuro che verrà scongiurato il ritorno alla Legge Fornero ma la Lega preme per andare oltre Quota 103 già dal 2024 mentre per Forza Italia e Fratelli d'Italia si potrebbe anche confermare la misura in vigore quest'anno. Il compromesso, visto che Quota 41 subito è troppo costosa, sarebbe appunto Quota 102.