G20 Bali, Meloni l'unica donna premier: "Navighiamo in acque tempestose"
Iniziato il vertice, Zelensky prende la parola e il ministro Lavrov resta in sala ad ascoltarlo. Prove di disgelo tra Ucraina e Russia
Meloni: "La guerra in Ucraina? Impatto devastante sull'economia"
Il G20 di Bali è ufficialmente iniziato. Al tavolo dei grandi siedono 41 rappresentanti dei diversi paesi e delle organizzazioni internazionali accreditate, ma solo quattro sono le donne presenti. Oltre a Giorgia Meloni, unica premier donna, al summit partecipano tre rappresentanti donne di organizzazioni internazionali: la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, la numero uno del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva, e la DG del Wto, Ngozi Okonjo-Iweala.
Prove di disgelo tra Ucraina e Russia, prende la parola Zelensky e il ministro degli Esteri Lavrov resta in sala ad ascoltarlo. Meloni ha usato subito parole molto forti: "Navighiamo in acque tempestose. La guerra in Ucraina ha certamente contribuito ad aggravare la crisi energetica globale. Ma ha finalmente posto in evidenza i tanti errori commessi, almeno dall’inizio del Millennio, nelle politiche energetiche e nei rapporti tra Paesi produttori e Paesi consumatori".
Meloni ha ricordato che "l’Italia, insieme all’UE, sta intervenendo per fare fronte alla spropositata e sproporzionata crescita dei prezzi dell’energia, per aumentare la produzione nazionale e accelerare la diversificazione delle fonti di approvvigionamento. Tutto questo riducendo la sua eccessiva dipendenza dalla Russia. Altri Paesi hanno maggiori difficoltà nel farlo e vanno sostenuti.
Dal dramma della crisi energetica può emergere, per paradosso, anche l’opportunità di rendere il mondo più sostenibile e costruire un mercato più equilibrato, nel quale gli speculatori abbiano meno influenza e i Paesi fornitori abbiano meno opportunità di usare l’energia come un’arma contro altri Paesi. Quando l’Indonesia ha assunto la Presidenza del G20 era impossibile prevedere che la Russia avrebbe invaso l’Ucraina e il devastante impatto che ciò avrebbe avuto sull’ordine mondiale e sulle nostre economie".
G20, Michel: "Accordo su bozza dichiarazione finale, Russia cede su condanna guerra"
I capi negoziatori del G20, compresi i rappresentanti di Mosca, hanno raggiunto un accordo sulla bozza di dichiarazione finale del vertice di Bali. Lo ha reso noto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, dopo che, a quanto apprende la Dpa, nonostante l'iniziale resistenza della Russia, i Paesi occidentali sono riusciti a inserire nella bozza un passaggio con la condanna della guerra contro l'Ucraina. L'approvazione della bozza da parte della Russia è vista come un possibile segnale che Mosca non può più contare nemmeno sul sostegno della Cina nel gruppo del G20 sulla questione dell'Ucraina.
Un alto funzionario del governo statunitense ha dichiarato che nella dichiarazione la maggior parte dei membri del G20 ha condannato fermamente l'invasione russa dell'Ucraina, aggiungendo che l'obiettivo era quello di costruire una coalizione più ampia possibile all'interno del gruppo, cosa che è stata raggiunta. "Penso che la maggior parte dei membri del G20 esprimerà chiaramente la propria condanna della guerra russa in Ucraina, che considera come la fonte principale di immense sofferenze economiche e umanitarie nel mondo", ha dichiarato.