Governo, due ministri di FI e uno di FdI a casa. Dentro tre leghisti. I nomi
Ipotesi rimpasto dopo le Europee (sulla scia del voto in Trentino)
Meloni, schiaffo elettorale da Trento. La premier paga il caos migranti
Saranno anche elezioni locali. Ma dal Trentino arriva un pessimo segnale per Giorgia Meloni all'indomani del caso Giambruno e del terremoto familiare. Se in Alto Adige Fratelli d'Italia ha tenuto, con un magro 6%, in Trentino il partito della premier è crollato rispetto alle Politiche di circa 15 punti percentuali e soprattutto viene doppiato dalla Lega di Matteo Salvini (sommando la lista del Carroccio a quella del presidente Fugatti, esponente leghista).
Le elezioni europee del 9 giugno 2024 sono lontane e tutto può cambiare, ma questo segnale è un campanello d'allarme per la presidente del Consiglio. FdI sta cominciando a perdere colpi, il tutto con il tracollo di Forza Italia al 2% circa. E' evidente che il fallimento della strategia del dialogo con la Tunisia sull'immigrazione sta penalizzando il partito di maggioranza relativa e sta favorendo Salvini, che velatamente ha fatto capire che quella non è la strada per fermare gli sbarchi.
Insomma, da Trento gli elettori hanno mandato un avvertimento a Palazzo Chigi. Un segnale, negativo, per Meloni ammaccata dal caso Giambruno. E nella Lega già si ragiona sulle Europee: se questi dati fossero confermati il 9 giugno 2024 - spiegano fonti del Carroccio - ci sarebbe subito un rimpasto chiesto da Salvini. Via due ministri di Forza Italia e uno di Fratelli d'Italia e dentro tre della Lega. A casa Gilberto Pichetto Fratin (Ambiente) e al suo posto Igor Iezzi, via anche Paolo Zangrillo (Pubblica amministrazione) e dentro Giulia Bongiorno. Infine fuori dal governo Daniela Santanchè e dentro Massimo Garavaglia.