Governo, la legge per non far sapere i condannati in lista è già in parlamento

Il testo è stato depositato da un deputato di "Noi Moderati", la norma potrebbe anche rientrare nella riforma della Giustizia di Nordio

Politica

Governo, obiettivo cancellare la riforma Bonafede. Il piano

Il governo è alle prese con il caos del Pnrr, ma intanto in parlamento in gran segreto arriva una nuova legge destinata a crearne un altro: una norma per nascondere i condannati inseriti nelle liste elettorali. La privacy prima di tutto. Anche a costo di nascondere dai siti dei partiti politici e da quello del ministero dell’Interno - si legge sul Fatto Quotidiano - la pubblicazione del casellario giudiziario, il documento rilasciato dalle procure della Repubblica che certifica le condanne passate in giudicato e, nel caso, le relative pene accessorie (come l’interdizione dai pubblici uffici). È questo l’obiettivo della proposta di legge di Giuseppe Bicchielli, deputato di Noi Moderati (il piccolo partito di maggioranza di Maurizio Lupi), depositata il 28 marzo alla Camera. La legge cosiddetta "Spazzacorrotti" infatti attualmente prevede che entro 15 giorni dalla data delle elezioni, i partiti debbano pubblicare tutti i casellari giudiziari dei candidati sul proprio sito e di inoltrarli al ministero dell’Interno che li pubblicherà "in maniera accessibile" nella sezione "Elezioni trasparenti" sul proprio portale.

La proposta di legge di Bicchielli vuole abolire questi due obblighi, relativi all'articolo 1 della legge di Bonafede. La proposta di Bicchielli - prosegue il Fatto - non è ancora stata pubblicata e quindi gli altri partiti di maggioranza preferiscono non commentarla nel merito ma si fermano ai principi generali: “Mi riserbo di leggerla – spiega il deputato di Forza Italia, Pietro Pittalis – ma indubbiamente comprendo le preoccupazioni sulla privacy”. Di diverso avviso, invece, Italia Viva/Azione: "Io trovo che, una volta stabilite le regole, sia giusto che i cittadini sappiano se un candidato è condannato – dice il deputato calendiano Enrico Costa – va invece cambiata la legge Severino che incide sull’incandidabilità per i condannati".

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