Governo, Meloni cade ma niente elezioni. Poteri forti pronti al peggio. Inside

Nei palazzi del potere romano, Quirinale incluso, già si ragiona sul "worst scenario", ovvero sull'ipotesi peggiore per il governo di Centrodestra

Di Alberto Maggi
Giorgia Meloni
Politica

FdI all'opposizione, incognita Lega

 

Spread a 400. Lite con l'Unione europea su Mes, riforma del Patto di Stabilità, Pnrr e rapporto deficit-Pil per il 2024. Nei palazzi del potere romano, Quirinale incluso, già si ragiona sul "worst scenario", ovvero sull'ipotesi peggiore per il governo di Centrodestra guidato da Giorgia Meloni. Se nelle prossime settimane la situazione economico-finanziaria dovesse precipitare, considerando anche le divisioni e le liti nella maggioranza su diversi dossier, scatterebbe il piano B. Colle, Bruxelles, mercati finanziari non vogliono assolutamente che l'Italia torni alle urne.

Le elezioni anticipate - spiegano i beninformati - sarebbero un danno per il Paese in un momento delicatissimo. E così partirebbe subito il solito slogan, quello di Mario Monti e di Mario Draghi: "Dobbiamo salvare l'Italia". Ma il punto chiave è che in Parlamento, considerando che Fratelli d'Italia sicuramente resterebbe all'opposizione di un nuovo governo tecnico, bisogna mettere insieme tutte le opposizioni (Renzi incluso) e Forza Italia. Anche se Antonio Tajani ha sempre garantito fedeltà al Centrodestra, i figli di Silvio Berlusconi, Marina e Piersilvio, imprenditori, non vogliono assolutamente una crisi al buio e il ritorno alle urne.

E, visto anche il sostegno finanziario dei figli del Cavaliere agli azzurri, Forza Italia necessariamente, per il cosiddetto "spirito istituzionale", anche questa volta si presterà a sostenere un esecutivo che "salvi il Paese". C'è poi la Lega. Matteo Salvini certamente vorrebbe stare all'opposizione, non ci sono dubbi soprattutto con le elezioni europee a giugno 2024, ma la fetta moderata e governativa - da Giancarlo Giorgetti ai presidenti di regione come Luca Zaia e Massimiliano Fedriga - chiederebbero un altro sacrificio e un gesto di responsabilità. Il Pd vorrebbe Paolo Gentiloni come premier, ma Tajani non può accettarlo e così l'ipotesi più probabile è quella di Giuliano Amato, gradito anche ai forzisti. E lo scenario, come ha scritto Affaritaliani.it, nasce dai funerali di Giorgio Napolitano.

D'altronde i segnali ci sono tutti. La Germania  chiude i confini e non vuole i migranti che sbarcano a Lampedusa (con il sospetto che sia davvero un'azione per metterci in difficoltà), Francia e Von der Leyen parlano di sostegno ma nessun fatto concreto. Senza considerare il durissimo scontro sulla mancata approvazione del Mes da parte del Parlamento italiano e sulle divergenze sulla riforma del Patto Ue. E, ciliegina sulla torta, il governo italiano è in lite perenne con la Bce (non solo per il rialzo dei tassi di interesse). Uno scenario che, mettendo insieme i pezzi come in un puzzle, porta proprio al "worst scenario".

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