I vescovi bocciano l'autonomia. Dalla Cei assist (anti-Lega) a Meloni

La Cei contro l'autonomia differenziata, cavallo di battaglia della Lega: "Può rischiare di separare ancora di più le zone interne"

Di Giuseppe Vatinno
Lega, Roberto Calderoli minaccia l'addio: "Se non passa l'autonomia lascio la politica". Foto Lapresse
Politica

Autonomia differenziata: i vescovi contrari. Zuppi a Benevento ribadisce i pericoli

 

L’occasione è stata la “due giorni” tutt’ora in corso al “Centro Pace” di Benevento, dove per il terzo anno consecutivo si sono riuniti i vescovi provenienti dalle zone più isolate dell’Italia, 30 presuli che hanno condiviso le loro esperienze.

Il convegno è a porte chiuse ma poi è stata organizzata un a conferenza stampa.

Il tema è interessante e riguarda l’isolamento a cui sono sottoposte alcune aree del nostro Paese, soprattutto al Sud e nello specifico nel Beneventano e la Campania.

L’occasione però risuona strettamente con la politica visto che l’autonomia differenziata è uno dei temi in agenda del governo.

I vescovi, tramite la Cei, si sono detti contrari da tempo e ieri è stata l’occasione di ribadirlo.

L’organizzatore dell’evento, l’arcivescovo di Benevento Felice Accrocca ha dichiarato:

«L'autonomia differenziata può rischiare di separare ancora di più le zone interne, quelle aree più distanti geograficamente dai centri di servizi, di assistenza sanitaria e sociale. Per questo noi vescovi ci confrontiamo per una nuova Pastorale delle aree interne del Paese».

Parole nette, pronunciate alla presenza del cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna ma soprattutto presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) e uomo di fiducia di Papa Francesco.

Zuppi, che durante il discorso di Accrocca ha vistosamente assentito, ha poi preso la parola:

“Il problema delle aree interne riguarda non solo il Mezzogiorno ma tutto il nostro Paese. Monsignor Accrocca ha fatto capire a noi tutti come comprendere il problema e trovare soluzioni con la sua insistenza e un confronto aperto per trovare soluzioni sia a livello pastorale, per non far dimenticare le aree interne che siano il nostro passato ma soprattutto il nostro futuro come comunità, il tessuto più vero della nostra comunità”.

Per quanto riguarda il tema specifico dell’autonomia differenziata Zuppi a fine marzo era del resto stato tranchant:

«Ho sentito la preoccupazione di molti vescovi del Meridione di fronte al progetto delle autonomie: non c’è sostenibilità senza solidarietà che non toglie a qualcuno ma rende tutti migliori: questo progetto si chiama bene comune e non c’è bene se non c’è comune».

Come del resto dichiarò in forma scritta -sempre da Benevento- lo stesso Zuppi lo scorso anno:

“L’Autonomia differenziata danneggia il Sud e l’Italia: non farebbe altro che accrescere le diseguaglianze: Chiediamo alla politica interventi seri, concreti, intelligenti, ispirati da una progettualità prospettica, non viziata da angusti interessi o tornaconti elettorali”

Ma qui si può fare qualche considerazione politica.

Il tema dell’Autonomia differenziata è portato vanti dalla Lega con l’appoggio non molto convinto di Fratelli d’Italia che l’accetta a patto però di avere il presidenzialismo, tema caro storicamente alla destra, dall’MSI ad Alleanza Nazionale per arrivare infine a Fratelli d’Italia.

Si pensi che Giorgio Almirante, icona della destra nazionale, era profondamente contrario all’instaurazione, peraltro prevista dalla Costituzione, delle Regioni.

La posizione della Chiesa cattolica è certamente frutto di una elaborazione dei temi cristiani, di una “pastorale” come ha detto Zuppi, tuttavia non si può non notare che di fatto rafforzi la Meloni nella sua trattativa con la Lega.

E non può parimenti fuggire che dall’inizio di quest’anno si registra una grande sintonia tra il premier e il Papa, suggellata dall’appoggio dato dalla Santa Sede al governo sui migranti per coinvolgere l’Europa nel problema.

Altro dato di fatto è che la Commissione bicamerale di inchiesta sul caso Orlandi che vede il Vaticano in prima battuta, è stata limitata nei suoi tempi di indagine proprio da Fratelli d’Italia.

Un assist a Oltretevere in un inedito dialogo che sorprende ancora una volta il centro – sinistra.

Tags:
vescovi autonomia