Il Pd puntava a proteggere le ladre. Ma il blitz leghista ha fermato tutto

Per i Dem le borseggiatrici madri non devono essere punite

Di Giuseppe Vatinno
Politica

Ritirata la proposta di legge

Il Pd pifferaio andò per suonare e invece fu suonato. Così si è conclusa la vicenda di una legge che il Partito democratico aveva già presentato nellascorsa legislatura e che ora voleva “migliorare” nel senso che voleva aiutare ulteriormente le“madri ladre” a non finire in gattabuia ed invece si era ritrovato due emendamenti della maggioranza per inasprire le condizioni estendendole finalmente anche alle donne incinte. Accortosi della cosa il Pd ha repentinamente tolto le firme facendo decadere la legge.

Ma poco è valso agli ingenui democratici visto che la Lega ha subito proposto una modifica all’articolo 146 del codice penale che prevede un differimento automatico della pena. La proposta di legge porta la firma del Capogruppo in Commissione Giustizia della camera Jacopo Morrone che ha dichiarato a tal proposito: "La proposta di legge sulle detenute madri la ripresentiamo noi visto che il Pd ritirando le firme dal provvedimento l'ha fatta decadere. E noi ripresenteremo un testo che contiene le proposte dimodifica che erano state approvate e che prevedono che non ci siano più scuse per le donne incinte. Anche loro, se tornano a delinquere, finiranno in carcere".

Il solito Zan, quello del DDL liberticida che fortunatamente non passò nella scorsa legislatura, non si è fatto certo sfuggire l’occasione e tosto e ratto ha commentato a sua volta: "Questo era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento nella precedente legislatura. Noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri, ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme".



Questa nuova proposta di legge meritoriamente presentata dalla Lega nasce sull’onda dell’altrettanto meritoria inchiesta seriale di Striscia la notizia sulle ladre borseggiatrici che operano nella metropolitana milanese ma anche romana. Infatti, i cittadini imbufaliti, hanno fatto appositi siti in cui depositano i filmati delle ladre. Il motivo per cui le borseggiatrici non possono essere arrestate è proprio perché sono sempre incinte e/o ampiamente figliolate.

Ne abbiamo parlato ieri

A tal proposito, il Pd non si smentisce mai visto che Monica “J.” Romano, primo consigliere trans del Comune di Milano, aveva attaccato violentemente i cittadini che riprendevano le ladre in azione sulla metro per non renderle pubblicamente riconoscibili. Naturalmente è stato letteralmente subissato di insulti e contumelie sui Social. Siamo al mondo alla rovescia: invece che difendere i poveri cittadini derubati sistematicamente dalle ladre che poi festeggiano su Tik Tok, il Pd se la prende con le vittime.

Poi i democratici si meravigliano di aver perso tutte le elezioni recenti. Non poteva mancare la solita Debora Serracchiani che imperterrita nel suo ruolo di annuitrice ufficiale della Schlein recita il suo mantra fracico: “Ogni giorno questa destra dà prova di incredibile disumanità. Vittime della cecità ideologica questa volta sono i bambini e le bambine di detenute madri. Con la nostra proposta di legge stavamo per ottenere il risultato di evitare che questi piccoli fossero costretti a vivere dietro le sbarre. Questo obiettivo è stato stravolto dalle forzature della destra”.

Ormai è del tutto chiaro che il Pd sta con i delinquenti ed è un paradosso per un partito che è erede del PCI che faceva della lotta alle ingiustizie la sua stessa ragione d’essere.

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