IV applaude Meloni. Azione la stronca. 3° Polo Renzi-Calenda: è già divorzio?
Rosato, Boschi, Marattin e De Cesaris commentano favorevolmente le proposte di FdI, mentre il leader di Azione parla di una squadra di governo "modesta"
Commissione Covid, rottamazione cartelle esattoriali e orari dei nidi: i renziani applaudono le idee della Meloni, Calenda la attacca
Se tre indizi fanno una prova, tra Italia Viva e la nuova maggioranza di governo sta nascendo un certo feeling. Lasciamo perdere l’elezione di Ignazio La Russa a presidente della Camera: Matteo Renzi ha negato che i voti “extra” venissero dai suoi parlamentari, non c’è una pistola fumante che lo smentisca e in effetti è vero che il senatore di Rignano solitamente rivendica le sue manovre, senza false modestie.
Rimaniamo ai fatti manifesti. Ieri – martedì 25 ottobre - c’è stata la saldatura tra Fratelli d’Italia e Italia Viva sull’istituzione della commissione di inchiesta sul Covid-19, un punto qualificante del programma di Giorgia Meloni e sul quale Ettore Rosato e Maria Elena Boschi hanno presentato una proposta di legge, chiedendo alla maggioranza di centrodestra di votarla.
Oggi, intervenendo ad Agorà Rai Tre, Luigi Marattin ha usato toni entusiastici per commentare un’altra scelta che rappresenta un cavallo di battaglia del centrodestra, ovvero l’eliminazione delle cartelle inesigibili: “Se voi direte, siccome di questi 1.100 miliardi di cartelle la maggior parte non esistono più e sono solo un problema per il fisco, se voi dite quelle le eliminiamo: dove si firma? Perché così si rafforza la lotta all’evasione".
Oggettivamente, non è poi così sorprendente che su un tema di natura prettamente economica ci possa essere un consenso trasversale, soprattutto in un momento di così difficile congiuntura. Le buone idee non hanno colore, per fortuna. Invece, era un po’ meno prevedibile era che un passaggio del discorso di Giorgia Meloni alla Camera fosse ritwittato da Ada Lucia De Cesaris, punto di riferimento dei renziani a Milano e già vicesindaco ai tempi di Giuliano Pisapia.
La brillante avvocatessa elogia l’idea di ampliare l’orario dei nidi, senza risparmiarsi una stoccata “all’assessora milanese, che se può i nidi li chiude piuttosto che aumentare l’orario”. Pur non nominandola, è piuttosto chiaro il riferimento alla sua successora Anna Scavuzzo, vice di Beppe Sala e titolare della delega all’Istruzione.
Ma queste, in fondo, sono questioni locali, se non addirittura personali. Transeat.
Il fil rouge dei tre episodi sta nel fatto che esponenti di spicco di Italia Viva si dichiarano esplicitamente d'accordo nel gradire le proposte del nuovo governo. Un parere decisamente diverso da quello di Carlo Calenda, che ha definito “fuffa” il discorso della Premier alla Camera e che ha rincarato la dose parlando di una “squadra modesta” e di una Presidente del Consiglio non “pronta”, a dispetto del suo slogan elettorale. Certo, siamo ai primi minuti di una partita ancora molto lunga. Anzi, siamo ancora in fase di riscaldamento. Tutto è ancora da decidere, compresa la tattica delle rispettive squadre, ma ci sono tutte le premesse per non annoiarsi affatto.