La Lega dice no all'ok al Mes. E mina la strategia Ue di Meloni

La Lega e Salvini non ne vogliono sapere di dare l'ok senza cambiamenti: si apre un nuovo fronte nel governo. Inside

Di Alberto Maggi
Politica

Il problema è che la premier si era impegnata con la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen per ottenere in cambio una mano sulla revisione del Pnrr, dossier fondamentale per l'Italia

Sembrava che Giorgia Meloni avesse ceduto alle pressioni dell'Unione europea e fosse pronta ad approvare entro la fine di giugno il Mes, così come è stato formulato da Bruxelles e senza modifiche.

E invece - secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it - si è aperto un altro fronte nel governo e nella maggioranza. La Lega e Matteo Salvini non ne vogliono sapere di dare l'ok senza cambiamenti.

E l'uomo che se ne sta occupando per il Carroccio è l'economista da sempre euroscettico Claudio Borghi che su Twitter continua a criticare, dati alla mano, il Meccanismo Europeo di Stabilità.

Il problema è che la premier si era impegnata con la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen per ottenere in cambio una mano sulla revisione del Pnrr, dossier fondamentale per l'Italia. Forza Italia, che fa parte del Ppe, è pronta ad approvarlo, Fratelli d'Italia non è convinta ma in questi casi vale la real politik. Però ora la Lega si è messa di traverso aprendo un altro fronte nel governo e minando la strategia in Europa della presidente del Consiglio.

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