La Lega: "Tornare ai decreti Salvini". Dubbi di FdI e FI. Tu che pensi? VOTA

Smentita categoricamente la lite Meloni-Salvini sui poteri e il ruolo di Piantedosi

Di Alberto Maggi
Politica

Meloni teme di rompere l'asse con Ursula von der Leyen

Lo ha detto qualche giorno fa ad Affaritaliani.it il sottosegretario all'Interno Nicola Molteni. Oggi lo ripete un altro leghista doc, fedelissimo di Matteo Salvini, ovvero Igor Iezzi. "Noi andiamo avanti. Per fermare le stragi in mare, servono i decreti Salvini", afferma il deputato leghista che il mese scorso ha presentato alla Camera un progetto di legge che ha come obiettivo ripristinare parte dei provvedimenti firmati dal segretario leghista quando era alla guida del Viminale nel Conte I. Approderà in Commissione domani, proprio il giorno del Consiglio dei ministri a Cutro.

Un dispetto al governo Meloni? "Ma no. La calendarizzazione della data, se è per quello, è avvenuta il 22 febbraio, ben prima del naufragio", spiega Iezzi. "Si sentono di continuo lamenti sul Parlamento espropriato e gli appelli alla sua centralità, e poi si critica un normalissimo atto come la presentazione di un progetto di legge? Poi, certamente, se il governo farà un provvedimento che riunisce e coordina anche l'esistente, io sarò il primo ad esserne soddisfatto. Il punto è che bisogna evitare che la gente si metta in mare. Fino a quando i decreti Salvini sono stati in vigore, le morti in mare sono state di gran lunga inferiori. L'unico modo per ridurre le stragi è evitare le partenze", insiste Iezzi.



La linea del Carroccio è dunque chiara: tornare ai famigerati decreti Salvini cancellati dal Conte II. Ma Fratelli d'Italia e in particolare la premier Giorgia Meloni (che in campagna elettorale invocava addirittura il blocco navale per fermare i migranti - proposta poi scomparsa dall'agenda politica di FdI e di Palazzo Chigi) teme che il ripristino del dl del leader leghista metta a rischio il rapporto con l'Unione europea. Infatti Meloni sta cercando la sponda di Ursula von der Leyen e non vuole forzare troppo la mano.

Non solo, anche Forza Italia non è particolarmente favorevole a questa ipotesi e frena, specie dopo il naufragio e la strage di Cutro. Fonti ai massimi livelli della Lega, va sottolineato, smentiscono categoricamente la lite tra Salvini e Meloni (che ieri nel tardo pomeriggio hanno avuto un faccia a faccia) sul ruolo e i poteri del ministro Piantedosi, come scrive questa mattina (tanto per cambiare) il quotidiano Repubblica. "Ovviamente sono solo cazzate", spiegano fonti salviniane.

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