Landini apre al salario minimo, colpaccio di Schlein: una svolta storica

Il leader della Cgil: "E' il momento di ragionare su una legge"

di redazione politica
Politica

Se  si aggiungono i sindacati e soprattutto la Cgil diventa una battaglia politica e sociale importante

Colpaccio di Elly Schlein. Finora i sindacati sono stati molto freddi sulla proposta di un salario minimo per legge, ma ora arriva un'importante apertura all'iniziativa delle opposizioni, guidata dalla segretaria del Pd.

"Bisogna aumentare i salari rinnovando i contratti ma anche alzare la paga oraria di contratti che ce l'hanno troppo bassa. Oggi è il momento di ragionare su una legge che anche nel nostro Paese introduca il salario minimo, tenendo conto che in Italia c'è una contrattazione collettiva molto importante. Quindi serve una legge che dia validità generale ai contratti nazionali di lavoro. In modo che diventi vincolo di legge sia la paga oraria sia tutti gli altri diritti contenuti nei contratti".

Lo dichiara il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a margine del convegno "Inflazione e salari: quali politiche?" organizzato dall'Università Roma Tre.



"Tutti i lavoratori, dai subordinati agli autonomi a partita Iva, devono avere gli stessi diritti e le stesse tutele, questo è l'obiettivo sul piano legislativo. Milioni di persone hanno paghe orarie sotto i nove euro e non è più accettabile. C'è stata poi una crescita dei cosiddetti contratti pirata, quindi credo che questi due temi debbano essere affrontati insieme", ha dichiarato. 

Non sarà certo il campo largo, come sottolinea ogni giorno Carlo Calenda, ma se alle opposizioni (Renzi non ha firmato ma ha detto che voterà sì) si aggiungono i sindacati e soprattutto la Cgil diventa una battaglia politica e sociale importante che può rilanciare le opposizioni e soprattutto il Pd.

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