Governo: Lega, ecco le richieste economiche a Meloni. Pensioni, Fisco...

Bocche cucite nella Lega dopo la riunione tra Salvini e i suoi sul fronte economico, ma Affari può rivelare le richieste del Carroccio

Di Alberto Maggi
Politica

Lega, la prima richiesta è quella di estendere fino a 100mila euro di reddito la Flat Tax per le Partite Iva


Bocche cucite, super cucite, in casa Lega al termine del vertice del partito sull’economia. Una riunione - presenti insieme a Matteo Salvini, tra gli altri, Giancarlo Giorgetti e Claudio Durigon - che è servita per fare il punto della situazione e per preparare le proposte in vista delle prossime decisioni del nascente governo di Centrodestra. Ufficialmente, dunque, non ci sono comunicati e i dettagli sono "riservati". Ma, secondo quanto affaritaliani.it può rivelare, le principali richieste del Carroccio alla premier in pectore sul fronte economico sono sostanzialmente quattro.

La prima riguarda uno scostamento di bilancio, nuovo deficit/debito, da almeno 40-50 miliardi di euro per varare immediatamente nel primo Consiglio dei ministri un intervento choc a favore di imprese e famiglie per fronteggiare il caro-bollette e i costi di gas e luce. Innalzare la soglia Isee per gli aiuti e taglio di oneri vari fra le misure previste. Altro punto importante è il Fisco. La prima richiesta è quella di estendere fino a 100mila euro di reddito la Flat Tax per le Partite Iva inserendo già in Legge di Bilancio che l'obiettivo, nel medio termine e quindi entro la legislatura, è quello di arrivare alla Flat Tax (poi si vedrà l'aliquota) per tutti i lavoratori dipendenti (pubblico e privato), i pensionati e le imprese.

Nel frattempo, la Lega sostiene anche una riduzione importante del cuneo fiscale già a partire da gennaio 2023. Altro tema importante è la pace fiscale. Da tempo Salvini invoca un blocco delle cartelle esattoriali, dal momento che la situazione attuale non consente alle famiglie e a molte realtà economiche di effettuare i pagamenti. Più volte in campagna elettorale il leader leghista ha ricordato che sono "in partenza sette milioni di cartelle esattoriali, di cui quattro milioni entro la fine dell'anno". E ancora: "La pace fiscale, con una guerra e una pandemia ancora in corso, è un doveroso aiuto a milioni di italiani che non possono pagare cartelle vecchie di anni, anche di piccoli importi, che con sanzioni e interessi sono diventate un macigno insostenibile".

Secondo Salvini, si tratterebbe di somme che lo Stato non incasserebbe mai. Procedendo con una pace fiscale, rottamazione e saldo e stralcio, l'erario incasserà invece miliardi di euro, e 15 milioni di Italiani potranno tornare a lavorare senza avere sulle spalle il peso delle tasse e il tormento di Agenzia delle entrate. Infine, tema delicatissimo per la Lega, le pensioni. Il Carroccio boccia senza appello Opzione Uomo, quell'ipotesi di riforma del sistema previdenziale che secondo indiscrezioni avrebbe voluto proporre Meloni e che, a fronte di un pensionamento anticipato, prevederebbe un taglio fino al 30% dell'assegno mensile.

La posizione ufficiale della Lega, come ribadito in campagna elettorale, resta Quota 41 dal primo gennaio 2023 e per evitare il ritorno in vigore della Legge Fornero. Ma, comunque, il Carroccio "è pronto a valutare una riforma che si avvicini a questo sistema". Ed è comunque assolutamente prioritario intervenire entro fine anno aprendo un dialogo e confronto con le parti sociali (non a caso proprio sul tema delle pensioni Salvini aveva trovato una sponda importante nei sindacati).

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