Lega spaccata, Fedriga con Giorgetti: "Stop al Mes? L'ideologia ci ucciderà"
Il governatore: "Approvarlo non vuol dire utilizzarlo". Salvini: "Un conto è il giudizio tecnico e un altro quello politico. Noi siamo sempre stati contrari"
Lega, Fedriga: "Non ideologizziamo il Mes, giusto il parere tecnico"
Il caso Mes provoca una spaccatura all'interno della Lega. Dopo il documento tecnico uscito dal ministero dell'Economia guidato da Giorgetti: "Conviene ratificarlo", arriva anche il parere favorevole di un altro esponente di peso del Carroccio, il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga: "Ratificare il Mes - dice Fedriga a La Stampa - non vuol dire utilizzarlo. Non ideologizziamo. Penso sia stato corretto trasmettere una comunicazione dal punto di vista tecnico dal Governo alla commissione Bilancio", afferma l'esponente della Lega. "Adesso è il momento della valutazione politica che sarà il Parlamento a fare. Ci saranno altri approfondimenti. Spero che la valutazione, in un senso o nell'altro, venga fatta scevra di connotazioni ideologiche".
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Matteo Salvini, invece, ribadisce il suo no al Mes, definendo la lettera del capo di gabinetto del ministro del Tesoro Giorgetti "un parere tecnico". "Ma gli italiani - ha affermato il leader della Lega - hanno scelto un governo politico. Questo non è il governo Monti o il governo Draghi. Questo è un governo politico che ha idee politiche. E politicamente continuo a ritenere che il Mes non è uno strumento utile al Paese". Fedriga affronta anche il tema del Pnrr: "Scegliamo dieci progetti seri da rinegoziare, Bruxelles sarà ragionevole troppe opere non saranno completate entro il 2026, se il Ponte sullo Stretto serve all’Italia sono favorevole".