Mattarella firma il decreto Flussi: leggi su Affari il testo ufficiale

Sanzioni amministrative, regole per lo sbarco e confisca delle navi ong. Che cosa prevedono le nuove norme sui flussi migratori

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Migranti, Mattarella ha firmato il dl ong sui flussi

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha firmato il decreto legge recante "disposizioni urgenti per la gestione dei flussi migratori", detto anche dl ong.

Migranti, che cosa prevede il decreto flussi in sintesi

Il Consiglio dei ministrisu proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro dell'interno Matteo Piantedosi, lo scorso 28 dicembre, ha approvato il decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per la gestione dei flussi migratori. Le disposizioni mirano a contemperare l'esigenza di assicurare l’incolumità delle persone recuperate in mare, nel rispetto delle norme di diritto internazionale e nazionale in materia, con quella di tutelare l'ordine e la sicurezza pubblica, in conformità alle previsioni della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare di Montego Bay, del 1982.

LEGGI IL TESTO UFFICIALE DEL DECRETO FLUSSI FIRMATO DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA

 

 

 

 

 

A tal fine, si declinano le condizioni in presenza delle quali le attività svolte da navi che effettuano interventi di recupero di persone in mare possono essere ritenute conformi alle convenzioni internazionali e alle norme nazionali in materia di diritto del mare. Inoltre, si disciplinano piu' compiutamente gli effetti della violazione del limite o del divieto di transito e sosta nel mare territoriale, facendo salvo il principio di salvaguardia dell’incolumità delle persone presenti a bordo, senza far venire meno l'esercizio della potesta' sanzionatoria rispetto alla commissione di illeciti.

Si compie una scelta a favore di un sistema sanzionatorio di natura amministrativa, in sostituzione del vigente sistema di natura penale; in tale quadro si prevedono, oltre alla sanzione pecuniaria, il fermo amministrativo della nave (contro il quale e' ammesso ricorso al prefetto) e, in caso di reiterazione della condotta vietata, la confisca della stessa, preceduta dal sequestro cautelare. Analoghe sanzioni si prevedono qualora il comandante e l'armatore della nave non forniscano le informazioni richieste dall'autorita' nazionale per la ricerca e il soccorso in mare o non si uniformino alle indicazioni impartite da quest'ultima.

Il decreto legge stabilisce che le navi ong potranno raggiungere l'Italia solo se "il porto di sbarco assegnato è raggiunto senza ritardo per il completamento dell'intervento di soccorso". In pratica le navi ong non potranno accumulare più salvataggi in mare prima di raggiungere il porto assegnato. In caso di violazione, salve le sanzioni penali, si applica una sanzione amministrativa al comandante della nave da 10mila a 50mila euro. La responsabilità solidale si estende all'armatore e al proprietario della nave. In caso di reiterazione della violazione si applica la confisca della nave.

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