Meloni a Varsavia tratta con Morawiecki. Migranti, l'Ue punta su Giorgia

Il dietro le quinte del viaggio in Polonia della presidente del Consiglio

di Vincenzo Caccioppoli
Meloni e Morawiecki
Politica

Proprio su Meloni i leader europei sembrano affidare le speranze per arrivare a un compromesso con i due stati “ribelli” Polonia e Ungheria

 

Il viaggio di Giorgia Meloni a Varsavia per incontrare il suo omologo Morawiecki, in occasione dell'importante tre giorni di studi organizzata nella capitale polacca dal gruppo dei conservatori europei, sarà certamente attentamente seguito anche a Bruxelles.

E’ proprio su di lei che i leader europei sembrano affidare le speranze per arrivare ad un compormesso con i due stati “ribelli” Polonia e Ungheria, che non accettano le nuove regole sulla gestione dei migranti decise dal Consiglio europeo. Questo perchè non solo Giorgia Meloni ha ottimi rapporti sia con il leader polacco, che è suo alleato in Europa nell’Ecr, di cui la leader italiana è stata confermata presidente pochi giorni fa, e sia con quello ungherese Viktor Orban, ma anche perchè ormai quella della Meloni sembra essere diventata la linea politica europea, in tema di migranti.

E questo già di per sé, visto i decenni in cui l’Italia era costretta a subire politiche migratorie decise a Bruxelles (o peggio ancora a Berlino) senza avere particolare peso specifico pur essendo parte in causa principale. Ora il suo viaggio in Tunisia, accompagnata dalla presidente Von der Leyen (con la quale i rapporti sono ottimi) e dall’olandese Rutte (che mai come ora sembra avere rapporti così distesi con il nostro paese, sempre alla faccia dell’ipotetico isolamento paventato da sinistra e media in caso di vittoria del centrodestra), ha certamente rappresentato un punto di svolta anche europeo nella gestione di un così delicato tema come quello dei migranti, come gli è stato riconosciuto da tutti gli altri leader europei  durante l’ultimo consiglio.



Certamente Meloni e Morawiecki parleranno anche di questo, ma non solo, visto che le elezioni europee sono ormai tra meno di un anno e bisogna capire come affrontare questo importantissimo passaggio elettorale. L’evento organizzato dall’Ecr ha visto ieri un omaggio del copresidentre del gruppo, Nicola Procaccini sulla lapide dedicata all’ex presidente Lech Kaczynski, morto in circostanze ancora tutte da chiarire in un incidente aereo nell’aprile del 2010.

Poi questa mattina una delegazione del partito sempre capeggiata dall’onorevole Nicola Procaccini ha incontrato il presidente polacco Andrzej Duda, al, quale come scritto stamane da Procaccini in un post “ho portato i saluti dei Conservatori europei e la nostra riconoscenza alla sua Nazione, presidio per la sicurezza, sovranità e libertà dei popoli d’Europa. Il  momento è certamente delicatissimo anche per la vicinanza delle elezioni in Polonia in autunno, che certamente rendono il premier molto attento a non mostrarsi troppo accondiscendente su un tema  assai sentito come quello dei migranti.



I due leader dopo il loro faccia a faccia nella sede del governo polacco,  parteciperanno all’evento organizzato al Sofitel della capitale polacca, presentati dai due copresidenti del gruppo dei conservatori, Nicola Procaccini e il polacco Ryszard Legutko. Una tre giorni di studi assai intensa, in cui si tratteranno molti dei temi fondanti del programma dei conservatori europei e che saranno probabilment alla base della prossima campagna elettorale, Si va dalla difesa della famiglia al giusto compormesso tra difesa dell'ambiente e sviluppo economico e poi chiaramente si parlerà di immigrazione.

"I conservatori europei sono impegnati nel definire proposte e azioni concrete per affrontare al meglio le grandi questioni che le nazioni e popoli della Ue sono chiamati ad affrontare - afferma Nicola Procaccini, uno dei sicuri protagonisti dell'evento polacco -  l'appuntamento di Varsavia riveste una particolare importanza, un confronto sui grandi temi anche in prospettiva delle prossime elezioni  europee".

A Varsavia, avrebbe dovuto esserci anche Santiago Abascal, leader di Vox, anch’esso nell’Ecr, ma gli innumerevoli impegni della campagna elettorale per le elezioni spagnole del prossimo 23 luglio, lo hanno costretto, all’ultimo momento, alla defezione. La presenza della Meloni a Varsavia vuole dissipare le dietrologie e le ipotesi più strampalate che si stanno facendo in queste settimane. Come quella che utilizzerebbe una possibile uscita di FdI dall’Ecr, definita una “sonora fregnaccia” proprio da Nicola Procaccini. Meloni e i suoi sono invece concentrati più che mai a rinsaldare la loro posizione all’interno del gruppo dei conservatori e lavorare ad un allargamento di questa per arrivare ad un vero cambio di equilibri nel prossimo parlamento che uscirà dalle urne del giugno del 2024.

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