Meloni-Biden, la fine di Zelensky: fuga dal leader ucraino

Onu, Volodymyr Zelensky ha capito che per lui è finita

Di Giuseppe Vatinno
Giorgia Meloni Joe Biden Volodymyr Zelensky
Politica

Le prossime elezioni Usa e quelle Europee segneranno la sua fine

 

Alla recente riunione del Consiglio di Sicurezza Onu si è consumato un dramma: Volodymyr Zelensky ha capito che per lui è finita.

Per la prima volta gli Usa non si sono dimostrati così appassionatamente devoti alla sua causa e cioè alla guerra con la Russia.

Per la prima volta il comico ucraino, che oltretutto è di origine russa, ha realizzato pienamente che una tagliola politica si sta chiudendo su di lui.

Le prossime elezioni Usa e quelle Europee segneranno la sua fine.

In America infatti il Presidente Joe Biden è in caduta libera nei sondaggi. È vecchio, è rincoglionito, si addormenta pubblicamente, non per niente lo chiamano “Sleepy Joe”.

Il figlio Hunter incriminato, lo stesso Hunter –si badi bene- amico di Zelensky che si occupava di affari energetici a Kiev prima della guerra.

I Repubblicani, a cominciare da quelli più dichiaratamente trumpiani, non vogliono più aiutare l’uomo dalla maglietta verde sudata, cioè Zelensky.

I repubblicani Usa, infatti, sono già tradizionalmente ostili alle guerre e poi a questa in particolare.

Ricordiamo, tra parentesi, che tutte le guerre Usa –tranne quella del Golfo- sono state provocate da Presidenti democratici.

Predicano bene ma razzolano male e poi ruzzolano.

E se Joe Biden insiste nel supporto al ballerino di Kiev (famose le sue esibizioni su tacchi a spillo) accelererebbe solo la sua caduta verticale e comunque presto avrà guai giudiziari legati al figlio e rischia l’impeachment.

E poi c’è un dato di fondo che comincia ad emergere, diciamo pure una verità storica.

In Ucraina sono stati fatti ben due colpi di Stato contro la minoranza filo – russo. Gli Occidentali hanno glissato solo perché conveniva.

Ne ho parlato ad esempio qui

Zelensky stava andando a processo per corruzione e fu salvato proprio dalla guerra con la Russia.

L’ Uomo di Kiev ha spinto –e spinge ancora- il mondo verso una Terza Guerra mondiale nucleare.

Lo fa perché sa che tutta la sua fortuna politica e di ricchezze materiali si basa proprio sulla guerra che è la sua vera assicurazione.

Finché c’è la guerra lui può prosperare ed è protetto dai processi che stavano partendo.

Il mondo è caduto vittima di uno stregone ammaliatore che sta giocando con la vita di miliardi di persone, incurante delle conseguenze.

Il suo unico scopo è preservare il suo potere mentre il mondo rischia un olocausto nucleare.

Ma i tempi stanno cambiando.

L’America si è stufata di supportare (e sopportare) il menestrello giallo – blu.

Biden ha capito che sta perdendo le elezioni, i democratici pure e i repubblicani attaccano apertamente i nuovi aiuti.

Zelensky è ormai un uomo finito.

Ora, più che la guerra contro i russi, dovrebbe pensare a salvare sé e la sua famiglia.

L’Italia fa la sua parte.

Giorgia Meloni ha fiutato l’aria e ha abbandonato Biden riavvicinandosi a Trump. Ora ha il problema di far dimenticare le imbarazzanti foto con il ballerino di Kiev.

 

 

 

 

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