"Meloni ha dimenticato l'anima sociale. Dall'Ue segnali inquietanti per lei"

Intervista ad Adriana Poli Bortone, ex ministro delle Risorse Agricole nel primo governo Berlusconi ed ex sindaco di Lecce

Di Alberto Maggi
Politica

"Meloni è brava a tessere le relazioni internazionali con operazioni molto interessanti"

 

E' stata ministro delle Risorse Agricole nel primo governo Berlusconi, ex sindaco di Lecce e figura storica della destra nazionale e soprattutto pugliese. Adriana Poli Bortone ha compiuto 80 anni lo scorso 25 agosto con una duplice festa con parenti e amici più cari. Affaritaliani.it l'ha intervistata per fare un bilancio a quasi un anno dalla vittoria elettorale del Centrodestra e in particolare di Giorgia Meloni.

Lei ha appena festeggiato 80 anni. Ora si è avvicinata a Cateno De Luca, sarà candidata alle elezioni europee?
"No, assolutamente no. Cateno De Luca me lo ha chiesto ma poi ho letto sui giornali che ha fatto un accordo con Michele Emiliano e io sono di destra. Sono meridionalista ma non qualunquista". 

Un anno fa Giorgia Meloni vinceva le elezioni politiche. Dodici mesi dopo il bilancio per la premier è positivo o negativo?
"Penso che il bilancio sia abbastanza positivo. Ha trovato tanti guai che hanno lasciato i suoi predecessori e il tema immigrazione le sta creando molti problemi. Meloni è brava a tessere le relazioni internazionali con operazioni molto interessanti. Ora occorre che l'Unione europea dia risposte concrete sul tema dei migranti, cosa che non ha mai fatto soprattutto in tempi rapidi".

Sull'immigrazione Meloni sta tradendo le promesse elettorali?
"Non c'è stato il blocco navale che aveva promesso in campagna elettorale. Ha dovuto mediare, ma con molta onestà credo che all'opposizione si dicano cose che poi, arrivati al governo, si scontrano con la realtà. Ha dovuto fare compromessi e affrontare con tempi diversi gli obiettivi che si era prefissata".

Fratelli d'Italia è diventato un partito di centro e moderato? Una sorta di Dc?
"Sì, è diventato un partito più moderato che però non definirei una nuova Dc. Diciamo che Fratelli d'Italia ha messo un po' da parte l'anima sociale".

Gianni Alemanno potrebbe rappresentare l'anima sociale dimenticata da Meloni?
"Potrebbe essere interprete di questa esigenza, purché non si tenga troppo da parte all'opposizione. Credo che l'Italia abbia bisogno di governi di destra-centro".

Il governo durerà tutta la legislatura o imploderà prima?
"Mi auguro di sì anche se vedo segnali inquietanti e contrastanti. Penso che in Europa non tutti gradiscano il possibile ingresso di FdI nel Ppe e vedo che stanno creando non pochi problemi alla premier nonostante la sua capacità di tessere le relazioni internazionali. Penso che in molti in Europa creeranno problemi a Meloni perché non vogliono che qualcuno inquini lo storico rapporto Ppe-Pse".

Qual è il principale pregio e qual è il principale difetto di Meloni?
"Il pregio è quello di essere una persona capace, caparbia e intelligente. Che studia e non improvvisa. E non è vero che parla per spot. Come difetto vedo quello di non aver cercato di recuperare tutte le anime della destra. E questo è certamente un limite politico".

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