Meloni: "Pnrr? Basta fare i Tafazzi. Il piano mica lo abbiamo scritto noi..."
La premier sul Mes: "Chi oggi chiede la ratifica non sta facendo l’interesse italiano"
Meloni: "Sul Mes non acceleriamo, va modificato il Patto di stabilità"
Giorgia Meloni affronta tre temi caldi della politica italiana: il Pnrr, il Mes e le alleanze. La premier fa il punto sugli obiettivi del governo. Sul Pnrr non si dimostra preoccupata. Nonostante la Commissione Ue non abbia sbloccato gli obiettivi della terza e quarta tranche: "Smettiamo di fare allarmismo - dice Meloni al Corriere della Sera - su una questione strategica per la nazione intera e che, nella migliore tradizione dei Tafazzi d'Italia, viene strumentalizzata per attaccare il governo. Noi siamo impegnati per rispondere alle ultime richieste di chiarimenti da parte della Commissione e ricordo che lavoriamo su un piano scritto da altri". Mentre sul Mes la premier ritiene "contrario all'interesse nazionale accelerare la ratifica del trattato di riforma del Mes mentre il governo è impegnato nel negoziato decisivo per la modifica del Patto di stabilità e il completamento dell’Unione bancaria".
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"Se abbiamo presentato - prosegue Meloni al Corriere - una questione sospensiva alla richiesta delle opposizioni di ratifica immediata è perché questi strumenti vanno visti insieme. Chi oggi chiede la ratifica non sta facendo l’interesse italiano". Poi fa un pronostico sulle elezioni europee: "L'accordo innaturale tra popolari e socialisti non è più adeguato alle sfide che l’Europa sta affrontando. Da qui al giugno 2024 ci saranno elezioni nazionali importanti. In Spagna, dove si vota a luglio, è possibile un governo di centrodestra con popolari e conservatori, dopo che in Italia, Svezia e Finlandia si sono imposti governi di centrodestra. Intanto a Bruxelles sui singoli provvedimenti si creano alleanze allargate alternative alla sinistra. E una fase stimolante, i conservatori e l'Italia possono giocare un ruolo centrale".