Meloni da oggi dà le carte. Come cambia il Centrodestra dopo le elezioni

Elezioni, sorpasso anche al Nord di Fratelli d'Italia sulla Lega

Politica
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Forza Italia senza infamia e senza lode, ma fondamentale per vincere alle Politiche


Giulietta batte Romeo. L'abbraccio tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini in chiusura della campagna elettorale a Verona ha segnato una svolta nei rapporti del Centrodestra. Nella città scaligera il sindaco uscente Federico Sboarina (FdI-Lega) vince il derby con Flavio Tosi e sarà lui a sfidare il 26 giugno al ballottaggio Damiano Tommasi del Centrosinistra. Ma il dato che emerge in modo forte è il sorpasso, impensabile fino a pochi mesi fa, di Fratelli d'Italia sul Carroccio. Proprio in una città storica per la Lega, nel Veneto dell'amatissimo Governatore Luca Zaia. Un dato emblematico di quello che in queste elezioni è accaduto un po' in tutto il Nord, con qualche eccezione come a Belluno dove il Carroccio resta davanti a Fratelli d'Italia (testa a testa fino all'ultima scheda invece a Padova).

Ma il dato inequivocabile è il sorpasso anche al Nord dell'ex Lega Nord di Meloni su Salvini. Qualche esempio? A Genova vantaggio di circa tre punti, a Piacenza FdI doppia la Lega, così come a Parma mentre a Pistoia i voti sono il triplo. Netto sorpasso anche in un'importante città del Piemonte come Alessandria (testa a testa ad Asti e Cuneo), circa il doppio, e, anche se non di molto, a La Spezia. FdI avanti anche a Rieti, nonostante non ci sia un crollo della Lega. A L'Aquila Meloni triplica Salvini, che regge soltanto in parte in Lombardia, ma ben lontano dalle percentuali di un tempo. Ad esempio a Monza FdI batte nettamente la lista del Carroccio e a Como Meloni fa il doppio di Salvini. In Siclia, a Palermo, FdI vale il doppio della Lega declinata in Prima l'Italia, che però fa un discreto risultato attorno al 5%. Il dato è evidente. Le elezioni comunali del 12 giugno 2022 hanno ufficializzato quello che i sondaggi sul voto nazionale indicano da mesi: Fratelli d'Italia è il primo partito del Centrodestra in modo netto e inequivocabile. Senza se e senza ma.

Pur con tutti i distinguo in quanto non è mai corretto paragonare elezioni comunali con quelle politiche o europee, Giulietta (tornando all'abbraccio di Verona) ha sconfitto Romeo. E di conseguenza, se non cambierà la legge elettorale e resterà il Rosatellum, Meloni al tavolo delle trattative pretenderà numeri alla mano almeno il 50-55% delle candidature nei collegi uninominali, anche al Nord dove un tempo il Carroccio faceva la parte del leone. La campagna elettorale per le Politiche sarà lunga, lunghissima, e tutto può ancora accadere, ma il dato delle Comunali è chiaro. E' Meloni da oggi a dettare le carte nel Centrodestra, dove Forza Italia esce dal voto amministrativo senza infamia e senza lode. Si conferma la terza forza della coalizione, con alti e bassi, comunque determinante per sconfiggere il Centrosinistra e l'eventuale campo largo di Enrico Letta.

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