Meloni Signora degli Anelli: inaugura la mostra di Tolkien, mito della destra

Lo scrittore della celebre saga fantasy è apprezzato in maniera trasversale, ma l'opposizione polemizza con la premier

Politica

La premier inaugura la mostra su Tolkien, il Pd si lamenta

In occasione dei cinquant’anni dalla morte di John Ronald Reuel Tolkien, avvenuta il 2 settembre 1973, sarà la premier Giorgia Meloni a inaugurare alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, il  prossimo 15 novembre, la mostra a lui dedicata e dal titolo J.R.R. Tolkien 1973-2023 Uomo-Professore-Autore, di Alessandro Nicosia che la cura con Oronzo Cilli, membro della Tolkien Society britannica e presidente dell’Associazione Tolkeniani Italiani.

Ecco come descrive il celebre scrittore Radio Città Aperta: "Il capostipite della narrativa fantasy moderna e autore della conosciutissima saga de Il Signore degli Anelli, pubblicata tra il 1954 e il 1955, considerato uno degli scrittori fondanti della cultura di destra (nonostante le accuse di fascismo nei confronti dell’autore legate alle interpretazioni che si fecero della sua opera, è noto che Tolkien fosse in realtà un cristiano conservatore, e che in più occasioni dimostrò la propria contrarietà al fascismo. In una lettera criticò l’impianto razziale del regime nazista, e più volte parlò male di Hitler: una volta lo paragonò a Sauron, il signore oscuro che contribuì a forgiare gli anelli del potere e che governa gli eserciti degli orchi – Il Post), è tuttavia amato trasversalmente e ha appassionato tanto anche Michela Murgia e molta sinistra. Inoltre, il suo testo per eccellenza, Il Signore degli anelli, divenne popolare anche nella controcultura hippie statunitense".

Ma come riporta Repubblica, il Pd si lamenta. Sandro Ruotolo, responsabile Cultura del Pd, dice: "La voglia di tranciare l’egemonia della sinistra, in questo campo, porta il governo ad evidenti eccessi. È una presa del palazzo senza ostaggi — dice Ruotolo — da parte di una destra che vuole imporre le proprie icone, caccia i sovrintendenti di valore come Lissner, fa la guerra contro le produzioni cinematografiche e una rivoluzione in Rai che favorisce la concorrenza. Ma il progetto qual è? Se devono andare su Tolkien e ricicciare Pino Insegno, il respiro è davvero corto".

Gli organizzatori ricordano che si sono organizzate mostre su Tolkien a New York, in Francia e in Inghilterra. "Lì nessuno lo considera un autore di destra". 

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