Meloni spedisce il cognato Lollobrigida in Ue. Confermato lo scoop di Affari

Il ministro, al centro delle polemiche per il caso del treno, prova a fare muro. Ma il suo partito spinge per una candidatura a Bruxelles

di redazione politica
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Politica

FdI, le conferme da due dirigenti del partito: Lollobrigida verso Bruxelles

Confermato lo scoop di affaritaliani.it: il ministro Francesco Lollobrigida verso una candidatura alle prossime Europee. Il titolare dell'Agricoltura, finito ancora una volta nel mirino delle opposizioni per la vicenda del treno fermato, sarebbe stato indicato dai vertici del suo partito per un ruolo a Bruxelles. Affari lo aveva scritto prima di tutti. Ora arrivano anche le conferme da FdI. La scorsa settimana Lollobrigida - si legge su Il Fatto Quotidiano - ha aperto un canale Whatsapp per comunicare i suoi aggiornamenti ai follower, cittadini ed elettori. Per alcuni dirigenti di partito questo era un segnale inequivocabile: vuole candidarsi alle elezioni europee e ha già iniziato la campagna elettorale. Così, in una chat di parlamentari, dirigenti di Fratelli d’Italia e amici, gli è stato chiesto tra il serio e il faceto: "Fai il canale personale per correre alle elezioni?". La sua risposta è stata secca: "No".

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Un episodio - prosegue Il Fatto - che fotografa lo scontro in atto tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro dell'Agricoltura, compagno della sorella Arianna. La premier vorrebbe candidare Lollobrigida in Europa per affidargli un posto da commissario all'Agricoltura, ma l’ex capogruppo di Fratelli d’Italia sta facendo resistenza, dicono due dirigenti del partito che chiedono l'anonimato per parlare liberamente della questione. Lollobrigida si sta opponendo. Sia perché, spiega un parlamentare a lui vicino, vuole continuare a fare il ministro dell'Agricoltura, ma anche per un motivo più pratico: teme che la candidatura europea in realtà sia una trappola e che lo porti a defilarsi dai posti che contano nel governo e nel partito. Il posto da commissario Europeo infatti non è così scontato: se l’Italia dovesse ottenere una poltrona di maggior rilievo – come la presidenza del Consiglio europeo – difficilmente potrebbe andare a Lollobrigida.

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