Migranti, bomba su Lampedusa: Francia e Germania scagliano uomini sull'Italia
Sotto all’aumento esponenziale degli sbarchi in Italia c’è una regia ben determinata per mettere in difficoltà l'Italia. I piani di Francia e Germania
Altro che bomba atomica di Oppenheimer
Ha ragione Matteo Salvini: sotto all’aumento esponenziale degli sbarchi in Italia c’è una regia ben determinata per mettere in difficoltà il nostro Paese sia dal punto di vista istituzionale che politico.
Altrimenti non si spiega come –nonostante le misure di geopolitica prese- la situazione peggiori costantemente. Altro che la bomba atomica di Oppenheimer, la bomba umana su Lampedusa conta non megatoni ma 7 kilouomini di esseri umani scagliati sull’Italia con uno scopo ben preciso. Il centro d’accoglienza ne può accogliere solo 800 in emergenza, qui ne sono arrivati settemila in soli due giorni e continuano ad aumentare.
Così si esprime a tal proposito Matteo Salvini: «Quando arrivano 120 mezzi che sbarcano migranti non è un episodio spontaneo, ma un atto di guerra. Bisogna reagire con ogni mezzo, nessuno escluso. Per la società italiana questo è il collasso, non è solo un problema di Lampedusa. Sono convinto che dietro questo esodo ci sia una regia. Ne parleremo pacatamente all’interno del governo”.
Disperati senza lavoro e quasi tutti illegali una cui buona parte scapperà e ce li ritroveremo a mendicare o a delinquere nelle nostre città, come se non avessimo già abbastanza problemi interni. Lampedusa è l’epicentro dell’esplosione umana. Giungono incessantemente carrette del mare e gommoni ma il problema è nella cosiddetta “legge del mare” profondamente sballata perché fatta quando non c’era il fenomeno.
La “legge del mare” –principio universale che data millenni- dice che un uomo in mare va sempre e comunque salvato. Giusto. Giusto ai tempi degli antichi greci e romani, forse fino a qualche decennio fa ma ora si è rivelata solo una trappola per fare iniezioni di carne umana nei Paesi Occidentali che non possono rifiutare l’aiuto. Ma dietro si nasconde una profonda ipocrisia e cioè i trafficanti di esseri umani, i negrieri del Mediterraneo, sono spessissimo d’accordo con le ONG, come del resto è stato rivelato dalle intercettazioni.
Il meccanismo perverso, il veleno legislativo, si è insinuato in una norma di per sé giusta, ma fatta la legge trovato l’inganno. Ora l’ondata viene dalla Tunisia che non avendo ancora ricevuto i soldi dalla UE si “vendica” sparando bombe atomiche umane contro la UE che come al solito coincide con il suo confine sud, cioè l’Italia.
Si tratta di 105 milioni di euro che la furba Ursula con der Leyen non sgancia per tenere sotto pressione il nostro Paese su altri dossier, come ad esempio il Mes. La scusa ufficiale è ovviamente burocratica: la Tunisia non avrebbe compilato correttamente i moduli. Bruxelles pensa che Roma e Tunisi siano degli sprovveduti e utilizza la mania normativa che l’ha portata a disciplinare la lunghezza delle zucchine e dei preservativi per mettere in difficoltà l’Italia.
Naturalmente i nostri vicini europei fanno –come al solito- abbondantemente gli affari loro e così Francia e Germania hanno bloccato il passaggio verso dei disperati africani. Intanto il problema è dell’Italia, pensano i formaggiari francesi e i mangiacrauti teutonici. Parigi fa le barricate a Ventimiglia e rimanda indietro i migranti con la forza poi va in giro a parlare di ospitalità, peccato che si riferisca solo a quella altrui.
Poi c’è come al solito il Partito democratico, il difensore indefesso di borseggiatrici e occupatori abusivi di case. Il Pd denuncia l’accordo con Tunisi come un tentativo di “esternalizzare il controllo delle frontiere europee” che naturalmente è l’unica strategia che funziona in assenza della possibilità di mitragliare le barche, come fa ad esempio la Spagna.