Migranti, "Germania scandalosa. Macron? Ora fatti". L'affondo di FdI su Affari
Migranti, intervista al capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento Europeo, Carlo Fidanza
“E' evidente che i tempi di Bruxelles siano stati finora troppo lenti, ma credo che ormai ci siamo e a giorni dovrebbero essere stanziati i primi fondi per la Tunisia"
Quella appena trascorsa è stata una domenica calda sul fronte immigrazione. Prima il pesante botta e risposta tra i ministri Crosetto e Tajani da un lato e il governo tedesco dall’altro, poi in serata l’apertura di Macron all’Italia prontamente raccolta da Giorgia Meloni. Affaritaliani.it ha fatto il punto sul caos immigrazione e sui rapporti con Francia e Germania in un colloquio con il capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento Europeo, Carlo Fidanza.
In un video registrato alla frontiera di Ventimiglia e pubblicato sui social sabato sera anche Fidanza aveva criticato duramente la Germania.
“Hanno ragione Crosetto e Tajani, io stesso ho definito scandaloso il comportamento del governo tedesco che finanzia le Ong immigrazioniste. Era un provvedimento già noto, deciso lo scorso inverno, ma che questi fondi vengano stanziati proprio in questi giorni suona come un’inutile provocazione all’Italia. Se i tedeschi sono così solidali con le Ong dovrebbero esserlo altrettanto con i migranti che trasbordano, accettando di accoglierli loro in Germania, come peraltro prescrive il diritto del mare in caso di navi Ong che battono bandiera tedesca. E invece hanno addirittura interrotto i ricollocamenti a cui si erano impegnati”.
Anche alla Francia il capodelegazione meloniano a Bruxelles non risparmia critiche. “Incontrando Papa Francesco a Marsiglia Macron ha detto che la Francia sull’immigrazione non ha nulla da rimproverarsi. Basterebbe ascoltare che lingua parlano gran parte dei ragazzotti che sbarcano a Lampedusa e chiedere loro dove vogliono andare per accorgersi dei danni delle politiche francesi in Africa. Non mi scandalizza che Parigi difenda i propri confini rafforzando i controlli a Ventimiglia, ciò che non è accettabile è che la Francia non sia stata finora al fianco dell’Italia nel sostenere la Commissione europea impegnata finalmente a fare qualcosa di concreto per bloccare le partenze. Ci auguriamo che le parole di ieri sera di Macron segnino un cambio di passo”.
Macron nella sua dichiarazione ha parlato di collaborazione con l’Italia e di invio di esperti in Tunisia. Una ricetta non proprio chiarissima.. “Tutto aiuta, se con esperti intende rafforzare l’intelligence sulle coste di partenza per neutralizzare le reti di trafficanti sono d’accordo. Questo è anche l’obiettivo della missione navale europea che Meloni intende proporre concretamente al prossimo Consiglio europeo. Noi siamo pronti a ragionare di tutto, basta che si passi a risposte rapide e concrete e si mettano da parte calcoli politici e un certo cinismo che abbiamo riscontrato fino ad ora”.
Ai dubbi sul fatto che l’Ue faccia realmente sul serio, l’uomo di fiducia di Meloni all’Eurocamera non si scompone: “è evidente che i tempi di Bruxelles siano stati finora troppo lenti, ma credo che ormai ci siamo e a giorni dovrebbero essere stanziati i primi fondi per la Tunisia. È un fatto importante, concretamente perché aiuterà Saied a fermare i trafficanti e le partenze, politicamente perché avverrà nonostante il vergognoso boicottaggio della sinistra europea contro l’accordo Ue-Tunisia”.