Migranti, il monito di Mattarella: "Il cordoglio si trasformi in azione"

Il presidente della Repubblica all'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università della Basilicata: "Trasformare il cordoglio in azione è la risposta vera"

Sergio Mattarella
Politica

Strage di migranti, Mattarella: "Al cordoglio devono seguire azioni concrete da Italia e Ue" 

"Di fronte all'evento drammatico che si è consumato" a Cutro, "ma ancor più a quel che questo raffigura di condizione drammatiche" in Afghanistan "come in altri Paesi, il cordoglio deve tradursi in scelte concrete, operative, da parte di tutti: dell'Italia, per la sua parte, dell'Unione europea, di tutti i Paesi che ne fanno parte, perchè questa è la risposta vera da dare a quel che avvenuto, a queste condizioni che, con violazioni di diritti umani e della libertà, colpiscono tutti, in qualunque parte del mondo". 

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Potenza all'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università della Basilicata, torna sulla strage di migranti avvenuta a Cutro poche settimane fa. 

"L'unicità del genere umano, ha premesso il Capo dello Stato, ricorda il valore della indivisibilità dei diritti umani e della libertà. In qualunque comunità la libertà non è effettiva se non è appannaggio di tutti e il mondo intero è ormai sempre più una comunità raccolta, con ormai nessuna distanza effettiva, interconnessa, dentro la quale la mancanza di libertà colpisce tutti, ovunque. Questo richiamo è per noi particolarmente avvertito in questi giorni. A non molta distanza da qui, sulle coste di Calabria, giorni fa si è verificato un evento tragico, che ha coinvolto interamente la commozione del nostro Paese".

"I profughi afghani hanno fatto tornare innanzi tutto in mente quanto quasi due anni fa il nostro Paese ha fatto nel momento in cui i Talebani occupavano Kabul, per portare in Italia non soltanto i nostri militari lì in missione, ma tutti cittadini afghani che avevano collaborato con la nostra missione. Non ne abbiamo lasciato nessuno, li abbiamo tutti accolti qui in Italia".

"Questo, ha concluso Mattarella, ci fa tornare alla mente le immagini televisive della grande folla di afghani all'aeroporto di Kabul che imploravano un passaggio in aereo per recarsi altrove, ci fa quindi comprendere il perchè intere famiglie, persone che non vedono futuro, cercano di lasciare con sofferenza, come sempre avviene, la propria terra, per cercare un avvenire altrove, per avere possibilità di un futuro altrove". 

Strage di migranti, Zuppi: "Chi non ha casa va accolto" 

Sul tema migranti è intervenuto oggi anche il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, intervistato dal Sir. "L’accoglienza è l’unico messaggio possibile. Chi non ha casa, va accolto. Dobbiamo metterci sempre nei panni degli altri. Chi ha perduto tutto e deve scappare, deve trovare accoglienza. Non ci sono alternative. Quello all’emigrazione era un diritto garantito per tutti gli uomini, prima che sorgessero muri e nascessero paure. Tanto più per chi scappa da guerra, violenza o fame. Mettere in contrapposizione questo con il nostro futuro, significa non volere il futuro". 

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