La telefonata di Mattarella a Macron? Dietro ci sono il deficit e il Patto Ue

Meloni non può tirare troppo la corda sui migranti. Inside

Di Alberto Maggi
Politica

Una certa quota di deficit serve all'esecutivo per finanziare i provvedimenti contro il caro-bollette e il taglio del cuneo fiscale


Perché Sergio Mattarella ha chiamato il presidente francese Emmanuel Macron dopo lo scontro Italia-Francia sui migranti? In molti si sono chiesti se il Quirinale si sia mosso in piena autonomia o se sia l'azione sia stata in qualche modo concordata con Palazzo Chigi. Fonti qualificate della maggioranza spiegano ad Affaritaliani.it che la premier Giorgia Meloni era "informata" della telefonata del Capo dello Stato al numero uno dell'Eliseo. Ma il tema immigrazione non è l'unico argomento all'attenzione del Quirinale.

Mattarella ha agito tempestivamente - spiegano dal Centrodestra - per tentare in qualche modo di ricucire lo strappo con Parigi per evitare che la Francia di Macron, che ha un peso notevole a Bruxelles e nelle istituzioni europee, si metta di traverso sulla necessità del governo italiano di fare deficit in vista della Legge di Bilancio per il prossimo anno. Nessuno scostamento di bilancio, vero, ma comunque una certa quota di deficit serve all'esecutivo per finanziare i provvedimenti contro il caro-bollette e il taglio del cuneo fiscale, oltre alla riforma delle pensioni, nel 2023.

Non solo, siamo anche alla vigilia della riforma del Patto di Stabilità Ue e l'Italia, che ha un debito pubblico enorme, ha bisogno di regole comunitarie non troppo stringenti. Ecco perché Meloni non può tirare troppo la corda sui migranti ed ecco perché Mattarella è prontamente intervenuto per ricucire con Macron.

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