Mozione di sfiducia a Santanchè, harakiri di M5S e Pd. Tafazzismo puro

Capolavoro di masochismo di M5S e Pd che ricompatta la maggioranza di Centrodestra

Di Alberto Maggi
Schlein e Conte alla manifestazione della Cgil
Politica

Mozione di sfiducia a Santanchè, incredibile errore di strategia politica

 

Un capolavoro. Un capolavoro di masochismo. Ecco il senso della mozione di sfiducia del M5S appoggiata dal Pd contro la ministra del Turismo Daniela Santanchè. Come ha ben spiegato il capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo, la mozione di sfiducia ha rafforzato la ministra, il governo e ha diviso le opposizioni (Azione e Italia Viva hanno deciso di non partecipare al voto).

Il tutto mentre i motivi e i dossier di divisione nella maggioranza non mancano: dalla pace fiscale alle alleanze in vista delle elezioni europee passando per la prossima Legge di Bilancio. Anziché sfruttare le fratture del Centrodestra, Giuseppe Conte presenta un'inutile mozione di sfiducia con Elly Schlein che si accoda ricompattando governo e maggioranza e perdendo per strada Carlo Calenda con il quale avevano appena ricucito sul salario minimo.

Incredibile errore di strategia politica, anche perché Giorgia Meloni - come risulta ad Affaritaliani.it - aveva dato una fiducia a tempo a Santanchè, in attesa di "giudizio", ma con la mossa harakiri di M5S e Pd ora la ministra del Turismo è più forte. Un ottimo esempio di tafazzismo.

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