Napolitano e il ricordo del figlio Giulio: "Buone battaglie e cause sbagliate"
A ricordare la figura dell'ex Capo dello Stato i presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, il figlio Giulio e la nipote Sofia
Addio a Napolitano, Gianni Letta: “Con Berlusconi si chiariranno lassù, nella luce”
Giorgio Napolitano e Silvio Berlusconi erano "due persone così lontane, due storie distanti, due mondi opposti, due figure diverse, chiamate a condividere i massimi incarichi dello Stato. Poteva essere difficile quella convivenza e non fu sempre facile, non mancarono i momenti di tensione e le polemiche, ma da tutte e due le parti non vennero mai meno la volontà e la forza di mantenere il rapporto nei binari della correttezza istituzionale". Lo ha detto Gianni Letta, già Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri e presidente di Civita, alle esequie di Giorgio Napolitano. Ora, ha aggiunto, "si chiude anche un capitolo tormentato e complesso di questa storia: dopo Berlusconi, Napolitano, a tre mesi uno dall'altro. Mi piace immaginare che incontrandosi lassù possano dirsi quello che non si dissero quaggiù e, placata ogni polemica, possano chiarirsi e ritrovarsi nella luce".
Addio a Napolitano, il figlio Giulio: “Mio padre disse di aver combattuto buone battaglie e sostenuto cause sbagliate”
Napolitano "ha combattuto buone battaglie e sostenuto cause sbagliate". Lo ha detto Giulio, figlio del presidente emerito della Repubblica, durante la cerimonia. Ha iniziato il suo intervento in Aula ringraziando papa Francesco. E ha raccontato: "Non ricordo un solo giorno della vita di mio padre che non sia stato di lavoro. La politica per lui richiedeva analisi ascolto e assunzione di responsabilità. Non sopportava la demagogia e la riduzione a urlo della politica. La politica era inscindibile dalla vita quotidiana, la politica era il nostro orizzonte. Ciò non gli impediva di essere un marito e padre affettuosissimo". E ha aggiunto: "Per 50 anni l'ho visto in quella posizione - dice - per lui la politica era scelta etica e motivazione morale, partecipazione fisica ed emotiva, insieme alle persone nelle campagne, nella fabbriche, nelle piazze a cominciare da quelle della sua amata Napoli, negli uffici, senza mai risparmiarsi. Ogni volta ammiravo la dignità, l'apertura del sorriso a chiunque si avvicinasse, la sua voce, la sua lingua ricca, il tono severo ma a volte stemperato dall'ironia, la ricerca di soluzioni per migliorare vita, ridurre le diseguaglianze, aiutare il Mezzogiorno". Ha sottolineato come il padre abbia cercato “di correggere gli errori ed esplorare strade nuove. Tra queste la partecipazione al Parlamento europeo, al servizio unità europea. Da presidente – ha commentato Giulio Napolitano – ha sentito la ricchezza e guardato alla vitale risorsa della Costituzione".
Funerali di Stato di Napolitano, presente anche il presidente francese Macron
Alla spicciolata, tutti i partecipanti alle esequie laiche di Giorgio Napolitano sono arrivati in aula alla Camera. Tutti, con pazienza, alla ricerca del proprio nome sul cartellino che segna il proprio posto. Per i parlamentari, invece, i posti assegnati sono generici, in alto nell’emiciclo. Numerosi i capannelli, in attesa dell’avvio della cerimonia. Elly Schlein, che ha accompagnato la partigiana Iole Mancini, saluta Romano Prodi e Maurizio Landini. Massimo D’Alema arringa i 5stelli Patuanelli e Silvestri, poi chiacchiera con Giuseppe Conte e Prodi. A Gianfranco Fini, seduto a centro aula, lontano dai banchi di FI e FdI, fanno compagnia Fausto Bertinotti e Roberto Fico. Mario Draghi, omaggiatissimo, si ferma subito con il cardinale Ravasi. Nei banchi del governo, tra i primi a prendere posto Matteo Salvini. Arrivato anche il presidente francese Emmanuel Macron.
Funerali di Stato Napolitano, l'arrivo del presidente Mattarella
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Funerali di Stato di Napolitano, ecco il programma
Ore 11.05-11.15 - Arrivo dei Capi di Stato esteri presso l’Ingresso principale di Palazzo Montecitorio, accolti dal Cerimoniale e dagli assistenti parlamentari: Presidente della Repubblica federale di Germania Frank-Walter Steinmeier; Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron; Presidente Emerito della Repubblica François Hollande; Presidente della Repubblica d’Albania Bajram Begaj; Capitani Reggenti della Repubblica di San Marino Alessandro Scarano e Adele Tonnini, accompagnati dal Ministro degli esteri Luca Beccari; Presidente emerito della Repubblica d’Austria Heinz Fischer con la consorte Signora Margit Fischer; Presidente emerito della Repubblica del Portogallo Aníbal Cavaco Silva, con la consorte Signora Maria Alves da Silva Cavaco; Presidente Emerito della Repubblica di Slovenia Borut Pahor; Duchessa di Edimburgo, membro della Famiglia Reale del Regno Unito. I Capi di Stato esteri, ciascuno con un proprio accompagnatore e con il supporto degli assistenti parlamentari e del personale dell’Ufficio del Cerimoniale, convengono negli studi del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro per i rapporti con il Parlamento, per ricevere il saluto del Presidente della Repubblica e delle altre Autorità costituzionali, con i rispettivi Segretari generali.
Ore 11.15 - Il corteo con il feretro del Presidente emerito della Repubblica, dopo il commiato del Presidente del Senato Ignazio La Russa, lascia il Senato. A seguire Il Presidente del Senato Ignazio La Russa si reca a palazzo Montecitorio (ingresso di Via dell’Impresa 63) e raggiunge le altre Autorità costituzionali.
Ore 11.25 -Il Presidente della Repubblica, con il Segretario Generale, i Capi di Stato esteri e le Autorità costituzionali, con i rispettivi Segretari Generali, si trasferiscono in Transatlantico.
Ore 11.30 - Il Feretro del Presidente emerito della Repubblica, provenendo da piazza Colonna, giunge a Piazza Montecitorio e si posiziona sul lato sinistro della Piazza (davanti all’Hotel Colonna Palace). Onori militari al feretro. Inno nazionale. Il Feretro, seguito dai familiari, viene condotto nella Sala dei Ministri. I Capi di Stato esteri si avvicendano nella Sala dei Ministri per un momento di raccoglimento e raggiungono l’Aula. Il Presidente della Repubblica, con il Segretario generale, accompagnato dal Presidente della Camera, dal Presidente del Senato, dal Presidente del Consiglio dei ministri e dalla Presidente della Corte Costituzionale, con i rispettivi Segretari generali, rende omaggio alla Salma. Fa, quindi, ingresso in Aula - preceduto dai familiari e dalle altre Autorità costituzionali - il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il Presidente della Camera Lorenzo Fontana e il Presidente del Senato Ignazio La Russa. Il Presidente della Repubblica prende posto al centro della fila di poltrone collocate nell’emiciclo. Il Presidente del Senato Ignazio La Russa e il Presidente della Camera Lorenzo Fontana prendono posto sul banco di presidenza. Siedono al banco di presidenza, altresì, i Vicepresidenti della Camera e i Deputati Questori, nonché i relatori. I Ministri e il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano siedono nei banchi del Governo.
Ore 11.45 - Inizio della Commemorazione. Il Presidente della Camera Lorenzo Fontana svolge un intervento commemorativo. L’Aula osserva quindi un minuto di silenzio. Il Presidente del Senato Ignazio La Russa svolge a sua volta un intervento commemorativo. Intervengono, quindi, dal banco della presidenza: Giulio Napolitano, figlio del Presidente emerito della Repubblica; Sofia May Napolitano, nipote del Presidente emerito della Repubblica; Anna Finocchiaro, Presidente della Fondazione Italiadecide; Gianni Letta, già Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri e presidente di Civita ; Paolo Gentiloni, Commissario europeo per gli affari economici e monetari; Cardinale Gianfranco Ravasi; Giuliano Amato, Presidente Emerito della Corte Costituzionale.
Ore 12.50 ca. Il Presidente della Repubblica, con il Segretario Generale e i familiari del Presidente emerito della Repubblica, lasciano l’Aula, seguiti dai Capi di Stato esteri, dal Presidente della Camera, dal Presidente del Senato, dal Presidente del Consiglio dei Ministri, dalla Presidente della Corte Costituzionale, con i rispettivi accompagnatori e Segretari generali, lasciano l’Aula e sostano in Transatlantico in attesa dell’uscita del feretro dalla Sala dei Ministri. Il Feretro viene trasportato verso l’uscita di Palazzo Montecitorio, seguito in corteo dalle Autorità sopra menzionate. Giunto all’ingresso principale, il Feretro viene posizionato all’interno del carro funebre. Dopo la partenza del Feretro, il Capo dello Stato prende commiato dai familiari, dai capi di Stato esteri e dalle altre Autorità costituzionali convenute e lascia Palazzo Montecitorio. Il Presidente della Camera prende a sua volta commiato dai Capi di Stato esteri e dalle Autorità costituzionali convenute e fa rientro nel proprio studio.