Nomine, battaglia tra cordate. Polizia e Finanza bloccate intorno a De Gennaro

Nel governo si litiga sui comandanti delle forze di polizia. Meloni spinge per De Gennaro alla Gdf, ma le resistenze sono forti. Corsa a due per Rfi

Politica

A 48 ore dall’insediamento del comandante non c’è accordo sul nome

Nel governo si litiga sui comandanti delle forze di polizia. Lo scrive La Repubblica di oggi, che sottolinea come "Giorgia Meloni ha chiesto al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, di provare a chiudere il dossier sulle forze di Polizia in questo weekend in modo da arrivare a martedì, quando è previsto il cambio del comandante generale della Guardia di Finanza, con un successore di Giuseppe Zafarana. Sarà difficile, forse impossibile", sostiene Repubblica.

Secondo Repubblica, lo schema sulla Gdf sarebbe: "un terzo nome per sancire il compromesso, dopo le tensioni sui candidati di “bandiera”. Con la consapevolezza che dopo la fumata nera all’ultimo Consiglio dei ministri c’è bisogno di un nuovo metodo. E di nomi nuovi. Perché il blitz del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, che per conto della premier voleva imporre il nome di Andrea De Gennaro, attuale comandante in seconda della Gdf, è già andato a vuoto. Respinto da Giorgetti e dal titolare della Difesa Guido Crosetto, che a poche ore dal Cdm avevano raggiunto un accordo su Umberto Sirico, a capo dei reparti speciali".

Secondo Repubblica, "riproporre i nomi di De Gennaro e Sirico, bruciati dal muro contro muro, si concluderebbe con un nuovo rinvio". E allora tra i nomi in pole ci sono Bruno Buratti, numero uno del comando interregionale dell’Italia centrale, e Michele Carbone, comandante interregionale al Sud".

Sempre per Repubblica in Polizia la questione dovrebbe essere più chiara: "la sostituzione di Lamberto Giannini, che dovrebbe andare a fare il prefetto di Roma, con il vice direttore dell’Aise, Vittorio Pisani, sembra cosa fatta. Pisani gode della stima di Matteo Salvini, con cui ha lavorato al Viminale, del ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, che in quella stagione era capo di gabinetto di Salvini (e che forse ora avrebbe preferito una tempistica diversa per il cambio) e di Mantovano. Giannini potrebbe diventare prefetto a Roma in attesa di sostituire all’Aisi, Mario Parente". 

Corsa a due per Rfi: Lebruto sostenuto da Salvini, Strisciuglio da Fdi

Secondo la Stampa, invece, De Gennaro resta il favorito per la Finanza. Mentre sulle altre nomine, "Luigi Corradi verrebbe confermato alla guida di Trenitalia, mentre resta aperta la partita per Rete ferroviaria italiana, l’azienda alla quale sono destinati miliardi di fondi europei del Pnrr. La rosa si sarebbe ristretta a due nomi: da una parte Umberto Lebruto, amministratore delegato di Fs sistemi urbani, dall’altra Giampiero Strisciuglio, numero uno di Mercitalia Logistics". 

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