Palermo, il sindaco Lagalla dà il patrocinio al Pride. FdI: "Attacco a Meloni"

Per la sua vice Varchi, prima firmataria della legge sulla maternità surrogata: "La decisione ha una connotazione politica contro il governo"

di redazione politica
Roberto Lagalla, sindaco di Palermo. Foto Lapresse
Politica

Palermo, il Pride fa litigare il centrodestra. Lagalla contro Varchi

Scontro aperto a Palermo tra il sindaco Lagalla e la sua vice Varchi. Non è piaciuta alla fedelissima di Giorgia Meloni e prima firmataria della legge sulla maternità surrogata, la decisione del primo cittadino di concedere il patrocinio della città per il Pride. Doveva essere - riporta Il Giornale di Sicilia - uno scambio di battute e doveva finire lì. Un gioco delle parti fra il sindaco di Palermo e la sua vice. Ma la questione invece è esplosa e ben presto le fazioni si sono ben delineate a forza di comunicati e lanci d'agenzia. Col risultato che Fratelli d'Italia, nella sequela di prese di posizioni all'interno della maggioranza, è rimasta isolata. Con l'impressione, anzi, di un attacco quasi studiato. Il che, pare, che abbia molto infastidito i piani alti del partito.

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E non si spiegano diversamente - prosegue Il Giornale di Sicilia - i toni insolitamente duri utilizzati da un consigliere comunale Antonio Rini, che vanta buoni rapporti col primo cittadino, mandato in difesa della Varchi. "Per noi – scrive Rini - queste sono posizioni immodificabili, quindi la domanda sorge spontanea: forse qualcuno vuole continuare a governare Palermo senza di noi e in opposizione al governo regionale e nazionale? Si accomodi pure...". Parole dure, di rottura, che dicono essere state concordate direttamente con i maggiorenti di Roma del partito.

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