Pd, Bonaccini capolista nel Nord-Est. Europee, Schlein costretta a trattare

Minoranza Pd (Guerini) in rivolta dopo la nomina di Braga e Boccia capolista alla Camera e al Senato

Di Alberto Maggi
Politica

Europee, per Bonaccini ci sarebbe un altro colpo: Pina Picierno dovrebbe essere capolista nella circoscrizione meridionale


Nel Partito Democratico si guarda già avanti e l'obiettivo è certamente quello delle elezioni europee. Elly Schlein punta al riscatto elettorale nel 2024 con l'obiettivo non dichiarato di doppiare (almeno) il Movimento 5 Stelle e avvicinarsi a Fratelli d'Italia, con il sogno di diventare la prima forza politica del Paese. Ma, come sempre, anche per le Europee, contano gli equilibri interni.

La mossa di scegliere due fedelissimi come capigruppo - Chiara Braga a Montecitorio e Francesco Boccia a Palazzo Madama - verrà compensata - come ha scritto ieri Affaritaliani.it - da due posti di peso per Stefano Bonaccini in segreteria: Alessandro Alfieri responsabile esteri e Davide Baruffi alle attività produttive (anche se forse potrebbe aggiungersi anche una donna: Simona Bonafè o Pina Picierno).



Ma la vera notizia "bomba" sono le probabili dimissioni del presidente della regione Emilia Romagna (in teoria le elezioni regionali si dovrebbero tenere nel 2025) per candidarsi come capolista nella circoscrizione due, ovvero quella che comprende la sua Emilia Romagna oltre al Veneto, al Friuli Venezia Giulia e al Trentino Alto Adige. Bonaccini spera di fare il pieno di preferenze per poi fare il capodelegazione del Partito Democratico al Parlamento europeo.

Ma non finisce qui. Per il Governatore sconfitto alle primarie Dem ci sarebbe un altro colpo: Pina Picierno, attuale vice-presidente dell'EuroCamera e sua fedelissima, dovrebbe essere capolista nella circoscrizione meridionale, considerando anche che in quelle zone del Paese alle primarie ha vinto, in alcuni casi anche abbastanza nettamente, proprio Bonaccini. Gli altri tre posti di capolista andrebbero ovviamente a schleiniani doc. Per il Nord-Ovest il nome più probabile è quello della vice-presidente del Pd Chiara Gribaudo, originaria di Cuneo.



L'ex ministro Peppe Provenzano sarebbe capolista per le Isole mentre al Centro andrebbe Marco Furfaro, braccio destro dell'ex presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti. Il riequilibrio in vista delle Europee è necessario per evitare di spaccare il partito visto che dopo la scelta di Braga e Boccia la minoranza si è fatta sentire. Simona Malpezzi, silurata al Senato, ha affermato: "La segretaria ha chiesto fiducia: io gliela accordo ma ne chiedo altrettanta".

Ma le parole più pesanti sono arrivate durante l'assemblea alla Camera dall'ex ministro della Difesa e presidente del Copasir Lorenzo Guerini, capo della corrente Base Riformista pro-Bonaccini. "Sui capigruppo c'è stata una forzatura, serve una condivisione delle scelte per tenere unito il partito": primo colpo. E ancora: "l congresso ha avuto un esito complesso che va interpretato con intelligenza, senza dannose semplificazioni". Due capolista su cinque alle Europee (con Bonaccini stesso in campo) dovrebbero essere una discreta compensazione.

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