Pd, grana capogruppo per Schlein, costretta a mediare. I sei nomi in corsa
Pd, saltano Serracchiani e Malpezzi ma sostituirle non è così facile
Pd, 3 donne e 3 uomini per due poltrone in Parlamento
Su un punto ci sono pochi dubbi. Dopo la vittoria di Elly Schlein alle primarie del Partito Democratico le due capogruppo, Debora Serracchiani (Camera) e Simona Malpezzi (Senato), che si erano schierate con Stefano Bonaccini, salteranno. Serracchiani si è già detta pronta al passo indietro, mentre Malpezzi è stata velatamente polemica. Ma il rinnovamento della neo-segretaria passa anche per i gruppi parlamentari. Solo che le logiche di Palazzo son ben diverse dal popolo dei gazebo.
Gli "schleiniani" a Montecitorio e a Palazzo Madama sono ancora pochi, almeno i fedelissimi, e quindi siccome i capogruppo vanno eletti a scrutinio segreto serve un lavoro certosino e difficile per tenere unite le varie anime del partito. Schlein non può certo rischiare che un suo candidato (o candidata) venga bocciato, sarebbe il peggior inizio possibile. E quindi avanti piano cercando intese e coesione. Mai nomi, ovviamente, sono tutti fedelissimi della nuova leader.
Per la Camera ci sono in ballo tre nomi, due donne e un uomo. In pole position ci sono Chiara Braga, nata nel 1979 a Como e laureata in pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale al Politecnico di Milano nel 2003. Ha lavorato come tecnico urbanista presso il Comune di Lomazzo dal 2003 al 2008. Il 16 giugno 2019 Nicola Zingaretti, segretario del PD, l'ha nominata nella segreteria nazionale del partito, incaricandola della responsabilità Agenda 2030/Sostenibilità. Il 18 marzo 2021 Enrico Letta, neo-segretario del Pd, l'ha scelta nella segreteria nazionale del partito, incaricandola della responsabilità Transizione ecologica, Sostenibilità e Infrastrutture del Pd.
Altra donna molto quotata per guidare il gruppo Dem alla Camera è Chiara Gribaudo. Quando Matteo Orfini, il responsabile dei Giovani Turchi, si è schierato con Bonaccini, Gribaudo ha deciso di cambiare aria. La deputata Pd, 41 anni da Borgo San Dalmazzo (Cuneo) alla sua terza legislatura, ha voltato le spalle alla sua corrente per sposare la rincorsa di Schlein. La nuova segretaria dei Democratici ha affidato proprio alla parlamentare piemontese il compito di coordinare i comitati nati per sostenere la sua candidatura quando pareva una scommessa o poco più.
In corsa con meno chance, sempre alla Camera, anche Peppe Provenzano, nato a San Cataldo il 23 luglio 1982 e che è stato dal 17 marzo 2021 vicesegretario del Partito Democratico con Enrico Letta. Rappresentante della sinistra del partito, è stato anche ministro per il Sud e la coesione territoriale dal 5 settembre 2019 al 13 febbraio 2021 nel governo Conte II.
Al Senato sono invece in campo due uomini e una donna, sempre vicinissimi a Schlein. Il primo è Antonio Misiani, bergamasco classe 1968, responsabile Economia e Finanze nella segreteria nazionale di Letta. È stato consigliere comunale e assessore a Bergamo, consigliere provinciale di Bergamo e viceministro dell'Economia e delle Finanze nel governo Conte II. Fin dall'inizio nettamente schierato con la nuova segretaria.
Altro big in corsa a Palazzo Madama è Francesco Boccia (nato a Bisceglie il 18 marzo 1968), ministro per gli affari regionali e le autonomie nel governo Conte II. Il 18 marzo 2021 è stato nominato da Letta Responsabile Autonomie Territoriali ed Enti Locali della Segreteria nazionale del Pd, occupandosi delle elezioni amministrative e regionali del 2021 e del 2022. Sempre nel 2022, Letta lo nomina commissario del partito in Puglia e Campania. Boccia ha sempre sostenuto l'alleanza con i 5 Stelle definendo la rottura con Giuseppe Conte la causa della sconfitta alle elezioni politiche del 25 settembre 2022.
Anche una donna, super-"schleiniana", in corsa per la guida dei senatori del Pd ed è Anna Rossomando. Nata il 30 giugno 1963 a Torino, città in cui vive, nel 1989 si è laureata in giurisprudenza presso l'Università degli Studi torinese, esercitando la professione di avvocato penalista ed è titolare di uno studio legale con sede proprio nel capoluogo piemontese. Fedelissima della sinistra fin da giovane tanto che nel 1977, a soli 14 anni, s'iscrisse alla Federazione Giovanile Comunista Italiana, l'organizzazione giovanile del Partito Comunista Italiano.