Pd: Letta non si dimette. Smentite le indiscrezioni sull'addio anticipato

Sabato il segretario Dem non darà addio al partito, ma presenterà un proposta per accelerare il congresso

Politica

Letta smentisce le dimissioni, ma il Pd rischia di disintegrarsi alle regionali
 

Enrico Letta non intende presentare le dimissioni nell'assemblea nazionale del Pd, in programma sabato 19 novembre. Fonti del Nazareno smentiscono i rumors pubblicati da diversi giornali, spiegando che il segretario è impegnato a preparare "una soluzione che superi le attuali complessità regolamentari e statutarie e consenta lo svolgimento con successo del Congresso" e che verrà presentata proprio in assemblea.

La responsabile Esteri del Pd Lia Quartatelle specifica che "Letta ha già lasciato e stiamo preparandoci a fare il congresso", aggiungendo poi che "con Marianna Madia abbiamo proposto lo scioglimento delle correnti, che non è un sistema che fa circolare le idee ma che gestisce le carriere. Dobbiamo dirci la verità e discutere".

Intanto, la mancanza di una leadership legittimata sta mettendo in seria difficoltà il Pd nei tavoli politici che stanno preparando le elezioni regionali in Lazio e Lombardia, i due territori più rilevanti d'Italia. La debolezza dei Dem è un'occasione d'oro per i competitor che, invece di trovare un'alleanza per contendere la vittoria nelle urne, intravedono la possibilità di affondare definitivamente il Pd e quindi attingerne al bacino elettorale, sempre molto ampio. Tra convergenze imposte e negate, l'obiettivo è evidente. E pensare che, in questa situazione di stallo, c'è persino chi lamenta ingerenze del partito nazionale a danno dell'autonomia territoriale, mentre l'autorità della dirigenza è messa in discussione persino dal titolare della tessera numero 1 del Pd, Carlo De Benedetti, che in un'intervista al Corriere definisce Letta "disastroso". Giudizio francamente ingeneroso per un segretario che ha sbagliato molto, ma quasi sempre con l'avallo dei capicorrente. Che difficilmente evaporeranno per delibera. D'altra parte, correnti e indicazioni del partito hanno la caratteristica di poter essere viste da una duplice angolazione: giusto esercizio del peso politico quando vanno nella direzione che fa comodo, mere ingerenze in caso contrario.

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