Pensioni, "Quota 104 deve sparire". Salvini pronto a dare battaglia

"I soldi prendiamoli dalle banche". Ma c'è il nodo Mediolanum

Di Alberto Maggi
Politica

Salvini non molla, la coerenza e il rispetto degli impegni presi con gli elettori sono "fondamentali"

 

Il testo della Legge di Bilancio non è ancora arrivato in Parlamento, ma si riapre la partita nella maggioranza sulle pensioni. Ieri Affaritaliani.it ha raccontato della delusione della base leghista per le misure sulle pensioni, lontane dalle promesse elettorali, e la giustificazione della premier Meloni è che quei soldi servono per finanziare il Ponte sullo Stretto di Messina.

Ma il leader del Carroccio e vicepremier, Matteo Salvini, ha fatto sapere chiaramente agli alleati di governo, in particolare a Palazzo Chigi e anche al suo ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, che "Quota 104 deve sparire". Il passaggio alla pensione con 41 anni di contributi e 63 anni di età, non più 62 come nella "quota 103" attuale, introdotta dal governo Draghi e che la Lega puntava a confermare anche per il 2024 in attesa di arrivare a Quota 41 per tutti entro fine legislatura, fa risparmiare, ma non sta affatto bene al segretario della Lega. Se servono soldi, dice, prendiamone di più "dagli extraprofitti delle banche".

Il problema è che la tasse sulle banche, oltre a innervosire la Banca Centrale Europea e i mercati finanziari, dà molto fastidio ai figli di Berlusconi perché colpisce anche Mediolanum. E, di conseguenza, Antonio Tajani e Forza Italia si sono messi di traverso ammorbidendo il provvedimento che colpisce gli istituti di credito. Ma Salvini questa volta è determinato: quello sulle pensioni è un punto chiave per la Lega, una battaglia storica portata avanti per anni contro la Legge Fornero.

E, dopo un ragionamento fatto con i suoi fedelissimi, il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture ha deciso di dare battaglia: se resta questa norma, noi non la votiamo - questo è il messaggio che dai massimi vertici leghisti hanno fatto recapitare a Palazzo Chigi, non solo alla premier ma anche al sottosegretario Giovanbattista Fazzolari, che di fatto ha in mano il dossier Legge di Bilancio. Si cercheranno aggiustamenti nei prossimi giorni, visto che la maggioranza si è impegnata a non presentare emendamenti alla manovra.

Ma Salvini non molla, la coerenza e il rispetto degli impegni presi con gli elettori sono "fondamentali". Va bene che, come ha scritto Affaritaliani.it, Meloni ha spiegato che finanziare il Ponte sullo Stretto costa, ma a rimetterci non devono essere i lavoratori che vogliono andare in pensione. E Quota 104 con penalizzazioni per la Lega non è assolutamente accettabile.

 

 

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