Pnrr, Meloni sospetta: "Scholz e Macron vogliono indebolirmi per le Europee"

Dietro ai problemi con l'Ue ci sarebbe lo zampino di Berlino e Parigi. La sua frase sibillina: "Chi sono i colpevoli? I soliti..."

Politica

Pnrr, dietro allo stop ai fondi ci sarebbe un piano anti-Italia. Retroscena

Le difficoltà dell'Italia sul Pnrr ormai sono di dominio pubblico. Dopo la decisione del governo di uscire allo scoperto sui ritardi e sugli "obiettivi matematicamente irraggiungibili", ora la premier Meloni teme per le ripercussioni in chiave europea e avanza anche alcuni sospetti sulle osservazioni per il Recovery provenienti da Bruxelles. Lo fa - si legge su Repubblica - dopo aver unito i puntini. Che portano, riferiscono fonti a lei vicine, a una dolorosa consapevolezza, confidata a più di un ministro negli ultimi tre giorni: "Sfrutteranno i nostri errori per provare a bloccarci – è il senso dei suoi ragionamenti - Intendono farlo prima delle Europee, perché dopo le elezioni sarebbe troppo tardi". A chi le chiedeva indicazioni più precise sulla regia di questa presunta operazione ostile, la premier ha replicato sibillina: "I soliti…".

La presidente del Consiglio - prosegue Repubblica - teme che alcuni movimenti ostili coinvolgano Parigi e Berlino. E le rispettive leadership, preoccupate dal voto delle Europee del 2024 e dalla possibilità di spostare a destra la prossima Commissione. La presunta rigidità mostrata dagli emissari di Ursula von der Leyen, di Macron e Scholz di fronte alle richieste italiane di una maggiore flessibilità, starebbe lì a confermare i timori. L’idea di fondo è che il solido patto tra francesi e tedeschi a Bruxelles abbia messo nel mirino Roma. E che si punti a inchiodare Meloni ai colpevoli ritardi del Piano – che esistono – per renderla meno forte alla prova del voto europeo del 2024.

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