Qatar-gate, Kaili vuota il sacco. Rinviata l'udienza della figlia di Panzeri

La ex vicepresidente del parlamento europeo ammette tutto davanti ai pm. Panzeri diceva a Giorgi: "Eva non deve parlare con l'olandese. Dille di smetterla"

Politica

Qatar-gate, Kaili e la chiamata a Panzeri: "Hanno scoperto tutto"

Trema il parlamento europeo dopo la confessione piena di Eva Kaili sullo scandalo denominato Qatar-gate. La ex vicepresidente Ue e compagna di Francesco Giorgi, l'assistente di Antonio Panzeri che secondo l'accusa era a capo di una vera e propria "organizzazione criminale". Nelle intercettazioni, Panzeri attraverso Giorgi pilotava la Moretti (Pd) sugli interventi da fare in aula. Ad esempio, - riporta il Fatto Quotidiano - c’era da rispondere "alle domande potenziali sul tema dei diritti Lgbtq". “Panzeri mi ha dettato la risposta" che avrebbe dovuto dare il ministro, dice Giorgi. A fare quella domanda è proprio Moretti, che durante l’audizione chiede conto della frase di un ambasciatore qatariota contro gli omosessuali. Ma prima fa una premessa: "Chiedo venga applicato lo stesso metro di giudizio per tutti. Prima si citava il caso della Russia, dove è stato organizzato il precedente Mondiale".

Kaili intanto ha confessato. Davanti a Michel Claise, il super magistrato che ha scoperchiato il Qatar-gate, - si legge su Repubblica - ha ammesso di sapere del giro di mazzette che girava attorno a suo marito, Francesco Giorgi, e all’ex europarlamentare Antonio Panzeri. Seppur provando a circoscrivere le sue responsabilità. "È vero — ha messo a verbale — Conoscevo le attività di Mr. Panzeri. E sapevo che a casa mia c’erano delle valigie piene di soldi". D’altronde, non poteva probabilmente fare altro visto che, quando la polizia belga ha bussato a casa sua è stata lei a chiamare suo padre e a dargli istruzione di nascondere i soldi.

Lo hanno beccato al Sofitel, uno degli alberghi più belli della città, con il trolley pieno di denaro. Di più: la Kaili, - prosegue Repubblica - in seguito all’arresto del marito, ha "ha tentato di avvertire Panzeri e due eurodeputati della presente inchiesta", scrivono negli atti gli investigatori belgi, spiegando così il perché sia stato deciso l’arresto della donna che in un primo momento non era previsto. La flagranza di reato (l’aver trovato le banconote a casa) e l’aver provato a inquinare le prove (la fuga del padre e l’aver avvisato tre persone dell’inchiesta) hanno convinto i belgi ad arrestarla. Alla Kaili viene inoltre contestato «di essere intervenuta a difesa degli interessi del Qatar, avendo incontrato il ministro del Lavoro» del governo di Doha, proprio su indicazione di Panzeri. Panzeri che le «avrebbe impartito ordini», secondo l’accusa, «per il tramite del marito». «Eva non deve parlare con l’olandese!», diceva per esempio Panzeri a Giorgi, «dille di smettere».

Qatar-gate, la Corte rinvia l'udienza della figlia di Panzeri per verificare la condizione delle carceri in Belgio

E nel frattempo è stata rinviata al prossimo 3 gennaio l'udienza che si tiene davanti alla Corte d'appello di Brescia per valutare la richiesta di consegna al Belgio di Silvia Panzeri, la figlia dell'ex europarlamentare Pier Antonio Panzeri tra gli arrestati. Stamane, 20 dicembre, i giudici bresciani hanno accolto l'istanza della difesa per l'accertamento delle condizioni delle carceri in Belgio. Ieri la stessa istanza non era stata accolta per Maria Dolores Colleoni, la moglie di Panzeri, che con la figlia è indagata per concorso in associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio.

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