Qatar-gate, nella bufera anche Schinas, vicepresidente della Commissione

Il politico greco non è indagato, ma suscitano polemica le sue dichiarazioni a favore dell'Emirato che sta ospitando i mondiali di calcio

Politica

Schinas non è indagato, ma le sue parole pro-Doha fanno discutere

Aumenta la pressione affinché la Commissione europea spieghi la posizione del suo vice presidente, Margaritis Schinas, le cui dichiarazioni favorevoli al Qatar stanno creando imbarazzo a Palazzo Berlaymont. Il politico di nazionalità greca non risulta coinvolto dall'indagine della Procura di Bruxelles sul presunto giro di corruzione e riciclaggio di denaro connesso alle attività del Qatar per "ripulire" la reputazione del Paese del Golfo in occasione dei Mondiali di calcio. Tuttavia, alcune sue dichiarazioni particolarmente "morbide" nei confronti di Doha hanno spinto diversi europarlamentari e giornalisti a chiedere all'esecutivo Ue di fornire maggiori dettagli sulla relazione tra Schinas e i vertici del Qatar.

La Sinistra attacca: "Ha elogiato il Qatar"

"Il commissario europeo greco di destra Margaritis Schinas ha moltiplicato riunioni e lodi dall'emirato", ha twittato ieri la presidente del gruppo La Sinistra al Parlamento europeo, Manon Aubry, allegando diversi post sui social del rappresentante della Commissione. A ottobre dello scorso anno Schinas ha elogiato "i progressi sulla riforma dei diritti del lavoro e le misure per garantire l'inclusione e la tolleranza per tutti i partecipanti e i visitatori" al Mondiale "ospitato per la prima volta da un Paese arabo". "Un grande onore ma anche una grande responsabilità", si legge nel messaggio social del politico greco condiviso in occasione di un bilaterale con Hassan Al Thawadi, segretario generale del comitato organizzatore dei Mondiali di calcio.

Il tweet di Schinas che fa discutere

"La nostra proposta di concedere l'esenzione dal visto per i qatarini è un riflesso della nostra partnership sempre più profonda. L'imminente Coppa del mondo è una ragione obiettiva per progredire rapidamente con la sua adozione", ha twittato Schinas lo scorso 11 maggio dopo un incontro con il ministro del Lavoro del Qatar, Ali bin Samikh Al Marri. Proprio il via libera sulla facilitazione dei viaggi tra il Qatar e l'Ue sarebbe dovuta finire nell'agenda della plenaria del Parlamento europeo che si apre oggi a Strasburgo. Ma visto lo scandalo che ha investito l'istituzione Ue nel weekend, il dossier dovrebbe essere rimandato a data da destinarsi.

Schinas, le altre dichiarazioni a favore del Qatar

"Il Qatar ha compiuto progressi considerevoli e tangibili sulle riforme del lavoro che devono essere sostenute e attuate efficacemente dopo la Coppa del mondo 2022", ha twittato Schinas lo scorso 19 novembre in occasione del faccia a faccia con Max Tunon, capo dell'ufficio progetti dell'Organizzazione internazionale del lavoro per lo Stato del Qatar. Interrogati sull'elogio alle riforme di Doha, fonti della Commissione europea hanno fatto notare che le valutazioni condivise da Schinas rispecchiano quelle dell'Organizzazione internazionale del lavoro. L'impegno costruttivo da parte della Commissione, anche in materia di diritti umani e dei lavoratori, viene effettivamente preferito dall'istituzione Ue rispetto allo scontro con i Paesi con carenze in questi ambiti. Tuttavia, pare difficile che questa sola spiegazione sarà sufficiente per spostare i riflettori dalle dichiarazioni nei confronti di Doha da parte di Schinas, che domani dovrebbe partecipare alla conferenza stampa a Strasburgo successiva alla riunione del Collegio dei commissari.

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