Elezioni comunali e referendum: i rumor nei partiti sui risultati di domenica

Referendum verso il flop, ira di Salvini. Il Pd gongola. Sulle Comunali...

Di Alberto Maggi
referendum del 12 giugno
Politica
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Elezioni comunali e referendum sulla Giustizia, al voto domenica 12 giugno


Cauto ottimismo nel Partito Democratico e nel Centrosinistra in vista delle tornata elettorale di domenica 12 giugno. Fonti qualificate del Nazareno spiegano ad Affaritaliani.it che, secondo le valutazioni che fanno nel partito guidato da Enrico Letta, i cinque referendum sulla Giustizia non otterranno il quorum con un'affluenza alle urne che probabilmente "resterà sotto il 40%". In questo caso sarebbe una sconfitta per la Lega e per Matteo Salvini che ha molto investito sui quesiti referendari. A complicare la partita per i promotori del sì, oltre al fatto che si voterà solo di domenica e non anche lunedì 13 giugno, ci sono altri tre fattori: le previsioni meteo indicano una domenica di sole e gran caldo prettamente estivo su tutto il Paese, e non va dimenticato che sarà il primo weekend dopo la chiusura delle scuole.

L'abbinamento con le elezioni comunali non dovrebbe funzionare da particolare traino, è vero che le amministrazioni che vanno al voto sono quasi 1.000 ma si tratta nella maggior parte dei casi di comuni medio-piccoli e, a parte Genova e Palermo, sono assenti le grandi città come Roma e Milano. Infine è arrivata proprio questa mattina la decisione dell'obbligo della mascherina ai seggi che ha letteralmente fatto gridare allo scandalo Salvini. "La Rai e altri giornali stanno nascondendo i referendum. Si sta senza mascherine alle feste per il Milan ed ai concerti di Vasco Rossi, ma se vai al seggio per votare i referendum devi avere la mascherina. C'è un clima di censura, un bavaglio e un furto di democrazia sui referendum sulla giustizia che è una vergogna internazionale", ha detto il segretario leghista.

Quanto alle elezioni Comunali il Centrodestra è ottimista solamente su Genova dove sono in molti ad esempio in Forza Italia ma anche nella lista del Governatore Giovanni Toti a scommettere sulla rielezione al primo turno di Marco Bucci, sindaco uscente diventato famoso a livello nazionale soprattutto per la ricostruzioni in tempi relativamente rapidi del Ponte Morandi. Ma altrove, stando sempre ai ragionamenti che fanno deputati e senatori del Pd, la musica è diversa. "Potremmo ottenere un buon risultato in molte città medie, forse ottimo", spiega un parlamentare Dem di lungo corso.

Se su Palermo l'incognita è totale e nessuno osa sbilanciarsi, cauto ottimismo nel Centrosinistra si registra ad esempio sulle sfide di Padova, Verona (il Veneto leghista), Parma e Taranto. Sarà poi importante capire il voto di lista. A sinistra il Pd spera di imporsi come prima forza nazionale e il M5S, nei pochi luoghi dove è presente con il proprio simbolo, si augura di non crollare eccessivamente. A destra, il derby è tutto tra Fratelli d'Italia e la Lega, questa volta anche al Nord, con Forza Italia che punta a ripartire con un zoccolo duro di berlusconiani con il quale poi prepararsi alla sfida decisiva delle Politiche.

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