Rosato: "Terzo polo con Calenda (e non solo) alle Europee". Intervista
L'ex presidente di Italia Viva parla con Affari: "Molti punti di convergenza con Forza Italia. Convergenze con Pd e M5S le vedo davvero difficili da trovare"
Governo tecnico se Meloni cade per lo spread? "Tutti, anche chi sta all'opposizione, devono lavorare per evitare questo drammatico scenario per il nostro Paese"
"Ho lasciato Italia Viva di Matteo Renzi per continuare a costruire il terzo polo in Italia", spiega in un'intervista ad Affaritaliani.it Ettore Rosato, deputato ed ex presidente di Italia Viva. Il centro anche con Calenda? "Sì, anche con Calenda. Insieme a Elena Bonetti e ad altri parlamentari stiamo formando un'associazione, non un partito, che accolga tutti coloro che arrivano dall'esperienza popolare e non solo. Un nuovo modello, che tenda ad allargare e a confrontarsi su contenuti e proposte per il Paese, non necessariamente a pensare solo alle campagne elettorali".
Alleati insieme ad Azione alle elezioni europee del 9 giugno 2024? "Sì, spero non solo con Azione. Vogliamo aprire il confronto con coloro che si collocano nel nostro stesso spazio politico". Anche Più Europa? "Stiamo nella stessa famiglia europea". Quanto al rapporto con Forza Italia di Antonio Tajani, Rosato afferma: "Ci sono molti punti di convergenza con loro, che però sono un partito di maggioranza mentre noi siamo all'opposizione. Ciò non toglie che su diversi dossier e temi si possa lavorare assieme, anzi, qualche volta lo facilita".
Con il Pd di Elly Schlein e con il M5S di Giuseppe Conte nessun dialogo? "Per quanto mi riguarda il dialogo è con tutto l'arco costituzionale, sempre. E' un obbligo della politica. Ma convergenze con Pd e M5S le vedo davvero difficili da trovare".
E infine, in caso di spread alle stelle e crisi del governo Meloni, vede un esecutivo tecnico o di salvezza nazionale? "Penso che tutti con responsabilità, anche chi sta all'opposizione, debbano lavorare per evitare questo drammatico scenario per il nostro Paese", conclude Rosato.