Salario minimo, depositata la proposta di legge unitaria delle opposizioni

Primo atto comune che lega le opposizioni (tranne Italia viva di Matteo Renzi). Conte (M5s): “Una giornata molto importante, Meloni smetta di dire no"

di redazione politica
Schlein Conte Calenda Fratoianni
Politica

Salario minimo, depositata la proposta di legge unitaria delle opposizioni 

È stata depositata questa mattina alla Camera la proposta di legge unitaria (Movimento 5 stelle, Sinistra Italiana, Azione, Partito democratico, Europa verde e +Europa) sul salario minimo. Si tratta del primo atto comune che lega l’azione delle forze di opposizione (esclusa Italia viva di Matteo Renzi), in questa legislatura.

Una giornata molto importante”, per Giuseppe Conte, perché “da anni il Movimento 5 Stelle si batte per il salario minimo legale da 9 euro l'ora”. L’ex premier invita la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, “che pure guadagna 30 volte tanto” a smettere di dire no al salario minimo perché “si tratta di una misura necessaria per il Paese, per dare respiro a oltre 4 milioni di lavoratori, in particolare giovani e donne".

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Emiliano: "Il salario minimo è una misura improrogabile"

Il salario minimo è "una misura necessaria, improrogabile. Che risponde a quanto ci chiede la Costituzione", ha scandito il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano in un’intervista a Repubblica.

Salario minimo, Magi: "Non è panacea ma punto partenza"

"C'è una corsa a dare una lettura ideologica del Salario minimo: non è la panacea rispetto al lavoro povero, ma non è nemmeno in contrasto con la contrattazione collettiva. E' una stampella alla contrattazione collettiva di qualità. E' un punto di partenza ma serve anche altro, come ad esempio intervenire sui falsi part time, che sono un vero scandalo". Ha detto il segretario di +Europa, Riccardo Magi.

Gros-Pietro: "Il salario minimo può aiutare la lotta alla disparità"

Tra i correttivi contro le diseguaglianze il salario minimo "può essere molto efficiente”, ha detto in un'intervista a La Stampa, Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo. “La regola – prosegue -, secondo cui, in un Paese, nessuno tipo di attività può essere remunerata meno di un livello predeterminato può essere efficace. Ma nel fissare il livello, occorre porre attenzione agli effetti sul mercato".

Bonomi: "Confindustria paga di più del salario minimo proposto"

Il salario minimo “non è un tema che riguarda Confindustria, i nostri contratti sono tutti sopra la cifra dei 9 euro proposti”, ha affermato Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, intervenendo all’assemblea di Confindustria Varese. “Continua a essere raccontata una storia dell’industria che non è la realtà. Sarebbe bello dire quali sono i contratti e i settori che pagano poco e non è l’industria italiana”, ha concluso Bonomi.

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