Salvini-Meloni, chiamata anti tensioni. Fastidio Lega: "Ursula oscura Pontida"

Telefonata tra la premier e il leader del Carroccio. Ma c'è fastidio per la sovrapposizione tra il raduno leghista e la visita di Von der Leyen a Lampedusa

di redazione politica
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Telefonata Salvini-Meloni, ma le tensioni tra Pontida e Von der Leyen restano

"Una telefonata, in cui la premier avrebbe chiesto al suo vice di abbassare i toni, ha allentato la tensione, ma le ombre restano". Ne scrive il Corriere della Sera, secondo cui "i leghisti non si aspettavano che la photo opportunity di Lampedusa arrivasse proprio nel giorno del classico raduno di Pontida. «Vogliono tagliarci l’erba sotto i piedi», temono i fedelissimi del leader".

Matteo Salvini arriva a Pontida per incontrare i giovani il giorno prima del tradizionale raduno nelle valli bergamasche. Il tema caldo delle ultime ore è ancora l’emergenza sbarchi e il segretario leghista tiene a mostrare determinazione e assicurare che il governo non si dividerà su questo nè su altri nodi cruciali sul tavolo: tutto sarà affrontato “in totale sintonia” dall’esecutivo. Salvini definisce un fatto “positivo” la visita di Ursula von der Leyen a Lampedusa insieme alla premier Giorgia Meloni. Ma il giudizio sull’operato delle istituzioni e degli altri Paesi europei resta negativo e permangono le critiche all’Europa rimasta, a suo giudizio, “lontana, sorda e arrogante” di fronte alle richieste italiane sul tema immigrazione.     

Anche se, scrive il Corriere della Sera, "la tensione resta alta con Salvini, arrabbiato perché teme che le immagini delle due leadertra i migranti finiscano per oscurare la sua apparizione con Marine Le Pen sul palco di Pontida". Nella Lega, si smentisce che sia vissuta con fastidio la contemporaneità della visita di von der Leyen con il raduno di Pontida (la presidente della commissione Ue terminerà la sua visita a Lampedusa entro la mattinata, ovvero quando Marine Le Pen e Salvini interverranno dal palco del raduno leghista). E lo stesso capo della Lega respinge davanti ai giornalisti ipotesi di irritazione, garantendo che lui e la premier “condividono” le decisioni e che la loro presenza, a Pontida con Le Pen e a Lampedusa con von der Leyen, sono “parte dello stesso obiettivo”.

Certo, Salvini critica duramente il partito popolare europeo di cui la presidente della commissione fa parte e sostiene che sarebbe "delittuoso" porre dei veti alle alleanze con i partiti euroscettici di destra e centrodestra, come il Ppe sta facendo. La nostra idea di Europa è quella che esprimerà Le Pen domani dal palco di Pontida, scandisce.    

Intanto, l'ex popolo padano si prepara all'appuntamento con il raduno. Nel prato è stato allestito il palco 50 per 12 metri, con il fondale blu e bianco, 'A difesa delle libertà. In Italia e in Europa'. Pronti anche i circa 50 gazebo, che ospiteranno le sezioni regionali e le associazioni di volontariato. Attesi circa 200 pullman, come l'anno scorso, edizione molto partecipata. E delegazioni provenienti da Ungheria, Stati Uniti, Svizzera, Repubblica Ceca, Austria, Olanda.L’inizio degli interventi è previsto dalle 10. Tra gli altri, interverranno ministri, governatori, capigruppo e una rappresentanza di sindaci. Ci saranno anche omaggi alla memoria di Roberto Maroni, Silvio Berlusconi, e Maria Giovanna Maglie.    

Le Pen arriverà direttamente a Pontida dalla Francia, parlerà dalle 12,30, prima di Salvini. Difficile capire se dal pratone arriverà qualche critica alla leader del Rassemblement national, che, anche se su posizioni nazionaliste - ben diverse dall'aria di rivendicazioni autonomiste che si respira a Pontida -, è una storica alleata della Lega a Strasburgo e ha già superato con successo la prova del palco leghista, nel corso del comizio di chiusura della campagna elettorale delle scorse europee, a Milano, nel 2019.    

"Per me Pontida è emozione, comunità e passione. Domani non sarà un comizio, non solo una iniziativa di partito: per è una iniezione di forza e fiducia. Io domani dal palco portero' una idea, un progetto di futuro, non per i prossimi mesi ma per i prossimi decenni", ha assicurato Salvini. "L'Europa dei popoli e delle nazioni è stata una geniale intuizione di quel grande uomo che si chiama Umberto Bossi, grazie al quale noi siamo qua", ha poi detto, rendendo omaggio, davanti ai giovani, al fondatore della Lega.

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