"Sangiuliano nella giuria per i David". Ecco il blitz nel consiglio direttivo
Il ministro della Cultura punta a insediarsi personalmente o con un suo delegato nell'Accademia che decide chi candidare per i premi
David Donatello, la mossa di Sangiuliano per combattere l'egemonia culturale della sinistra
Il ministro Sangiuliano ha deciso di combattere duramente la presunta "egemonia culturale della sinistra". L'ultima mossa del titolare della Cultura riguarda i David. Dopo aver fatto decadere i vertici del Centro sperimentale — grazie a una norma, approvata a ridosso di Ferragosto, che ne ha mutato gli assetti rendendolo meno indipendente e più succube della politica — adesso è il turno dei David di Donatello. Ovvero, gli Oscar della filmografia nazionale da cui passa - si legge su Repubblica - un pezzo importante della narrazione del Paese. Che la destra intende invertire. Così come sta già facendo con le fiction tv, i telegiornali e i talk affidati a conduttori di provata fede sovranista.
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In che modo ci riuscirà? Facendosi nominare, il ministro personalmente (o un suo delegato), nel consiglio direttivo dell’Accademia del cinema italiano che - prosegue Repubblica - dal 1956 assegna i David non solo al miglior film, anche straniero, al miglior regista e al migliore attore, protagonista e non; ma anche a sceneggiatori, costumisti, scenografi, autori della fotografia, truccatori, montatori e ogni altra categoria legata alla realizzazione dei lungometraggi in concorso. La settimana scorsa Nicola Borrelli, capo della Direzione Cinema e Audiovisivo del Mic, ha spedito una lettera alla presidente Detassis per chiederle di inserire nell’ordine del giorno della prossima assemblea dei soci la modifica statutaria necessaria a includere nel direttivo dell’Accademia “il ministro della Cultura o un suo delegato".