Santanchè, contributo coi soldi pubblici per sfilata benefica post-alluvione
La ministra ha dato un contributo da 90 mila euro per promuovere l'evento di un privato, che ha boutique di lusso in tutto il mondo e fatturati da capogiro
Santanchè, 90mila euro pubblici alla stilista Alberta Ferretti per la sfilata benefica post-alluvione in Emilia Romagna
Daniela Santanchè colpisce ancora: dal suo ministero infatti, riporta il Fatto Quotidiano, spunta un contributo da 90 mila euro per promuovere l'evento di un privato, la stilista Alberta Ferretti, che ha boutique di lusso in tutto il mondo e fatturati da capogiro. Soldi pubblici per una sfilata-evento che, causa alluvione, si farà poi “solidale”.
Il 26 maggio 2023, l'Emilia-Romagna affonda ancora nell'abisso di fango. Nel centro di Rimini, invece, va in scena “Ferretti Resort24”, la sfilata-evento della stilista romagnola fondatrice del gruppo quotato Aeffe che ferma i marchi Ferretti, Moschino e Pollini. In prima fila una parata di vip e politici. Spicca Daniela Santanchè con il suo Dimitri Kunz d'Asburgo, indagato con lei per le vicende Visibilia, che parla col prefetto Padovan. Una sfilata che viene annunciata qualche giorno prima come solidale. Aeffe promette di organizzare un'asta benefica con Sotheby's, mettendo in vendita pezzi speciali d'archivio e una t-shirt con la scritta “Io ci sono”; i dipendenti devolveranno il corrispettivo di un'ora di lavoro alla causa, e l'azienda farà una donazione equivalente.
“Per aiutare la Romagna a ripartire, io ci sono”, twitta la Santanchè. Per quell'ora di sfilata, quando ancora nulla aveva di solidale, la ministra aveva dato 90 mila al gruppo da 352 milioni di fatturato. Aeffe Spa chiede il contributo il 31 di marzo, il 10 maggio il segretario generale del Mitur firma la determina che assegna direttamente alla società, senza gara, le risorse per “provvedere ai servizi di organizzazione e promozione dell'evento”. Non è facile motivare la spesa. Il funzionario cammina sul velluto: chiama in causa “il carattere di unicità dell'evento”, e la “risonanza mediatica che avrebbe generato”, “esternalità positiva a beneficio del tessuto economico e sociale”. Non stupisce che la Ragioneria generale abbia sollevato dubbi: nel “Piano strategico di Sviluppo” del ministero – 112 pagine – non c'è traccia di finanziamenti a operatori privati della moda. Epilogo, per polemiche preventive.
Ma alla fine, quanto è stato raccolto per gli alluvionati? A distanza di quattro mesi le istituzioni paganti non lo sanno, manifestano anzi un certo fastidio per la domanda (“pure su questo fate polemica!”). Tocca chiedetelo al Gruppo Aeffe: si scopre che il ricavato è stato di circa 57 mila euro “interamente devoluti alla Protezione civile della Regione”.