Schlein cede la Sardegna a Conte, ma rischia di saltare prima delle Europee
Sardegna, il Pd sosterrà Alessandra Todde (M5S) alle Regionali del 24 febbraio
Sardegna, Schlein costretta a cedere a Conte per non rompere del tutto l'asse con il M5S. Ma il Pd è in rivolta. Leadership a rischio prima delle elezioni europee del 9 giugno
Segnatevi questa data: domenica 24 febbraio 2024. Elezioni regionali in Sardegna. Il Centrodestra sicuramente ripresenterà il Governatore uscente, Christian Solinas, del Partito Sardo d'Azione alleato della Lega, tanto che il presidente era presente e ha parlato all'ultimo raduno del Carroccio a Pontida. Ma che cosa farà il Centrosinistra? Secondo quanto Affaritaliani.it è in grado di rivelare, Elly Schlein ha già chiuso l'accordo con Giuseppe Conte per sostenere la deputata di Nuoro pentastellata Alessandra Todde, ex viceministro allo Sviluppo economico.
E' il prezzo che la segretaria Dem deve pagare per non rompere definitivamente la traballante e ancora parziale intesa con il Movimento fondato da Beppe Grillo e guidato ora dall'ex premier Conte. Negli ultimi giorni ci sono state molte frizioni tra Pd e M5S e Schlein sa perfettamente che non può perdere l'asse con i grillini, nonostante la campagna elettorale per le elezioni europee (dove si vota con il proporzionale e quindi tutti contro tutti) porta a una inevitabile competizione (come accade già oggi nel Centrodestra). Ma in prospettiva Schlein vuole puntare su un'intesa più ampia con il M5S e, come detto, il prezzo da pagare chiesto da Conte e concesso è il sostegno a Todde come candidata alla presidenza della Sardegna.
Ma, spiegano fonti del Pd, un possibile (o forse anche probabile stando ai sondaggi) risultato deludente di lista e di una sconfitta netta della coalizione di Centrosinistra (che con una candidata pentastellata quasi certamente non avrà il sostegno del centro di Carlo Calenda) potrebbe accelerare il terremoto nel Partito Democratico. L'asse con Conte non piace affatto alla minoranza di Base Riformista (Lorenzo Guerini) ma nemmeno a Stefano Bonaccini. E non convince neanche Dario Franceschini che, come noto, sta preparando il correntone con Nicola Zingaretti e gli ex lettiani di Marco Meloni per avere la maggioranza nell'assemblea nazionale Dem.
In caso di flop in Sardegna (sia come Pd sia come Centrosinistra) per l'operazione voluta da Schlein di accontentare l'ex presidente del Consiglio, i big del Nazareno potrebbero giocare d'anticipo senza aspettare il risultato delle Europee del 9 giugno e chiedere una riunione straordinaria dell'assemblea per mettere da parte la segretaria, commissariare il partito con una gestione collegiale per affrontare le Europee e aspettare il primo luglio quando Paolo Gentiloni non sarà più commissario europeo per avere un nuovo leader. Insomma, dalla Sardegna passa il futuro di Pd e Schlein. Segnatevi questa data: 24 febbraio 2024.