Scontro Meloni-toghe, ecco come superare la Germania e le sentenze

Migranti/ Se fermare il flusso proveniente dall'Africa non è possibile, allora ci deve essere un modo più semplice perché vi sia libera circolazione

di Ezio Pozzati
Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Giorgia Meloni
Politica

Emergenza migranti, è scontro toghe-Meloni. Ecco come risolvere l'impasse 

“Sono basita” è il commento del Presidente del Consiglio Meloni in merito alla sentenza di “scarcerazione” degli immigrati del Tribunale di Catania. Non desidero commentare nemmeno io perché non ho una vocazione giuridica, però rimango fedele al mio motto: NON ESISTONO PROBLEMI SENZA SOLUZIONI – NON ESISTONO SOLUZIONI SENZA PROBLEMI ergo sono giunto alla conclusione che fermare il flusso proveniente dall'Africa o da altri Paesi non è possibile, allora ci deve essere un modo più semplice perché vi sia libera circolazione delle persone definite “migranti”.

Ed ecco cosa disse Giulio Andreotti 30 anni fa nel video Youtube "L'Europa non ha una politica dell'immigrazione". Il flmato dura solo 8 minuti e 54 secondi però è esaustivo.

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Sono sempre stato dell'avviso che leggi e strumenti sono sempre a disposizione basta leggerle e usarli. Cosa stai blaterando? Per cercare di comprendere ho fatto visita a questo sito: Chi è un “apolide” – UNHCR Italiacon questa domanda: 1) Chi è un apolide?  Un apolide (dal greco a-polis “senza città”) è un uomo o una donna che non possiede la cittadinanza di nessuno stato.

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Sono circa 10 milioni gli apolidi nel mondo (si tratta di una stima, non esiste una cifra esatta). Alcuni apolidi sono anche rifugiati, ma non tutti i rifugiati sono apolidi e molti apolidi non hanno mai attraversato una frontiera.   

2) Come si diventa apolidi?  La condizione di apolidia non dipende da una scelta o dalla volontà dei singoli. Si è apolidi per una (o più) delle seguenti ragioni:
    1.    Se si è figli di apolidi o se si è impossibilitati a ereditare la cittadinanza dei genitori; 
    2.    Se si è parte di un gruppo sociale cui è negata la cittadinanza sulla base di una discriminazione; 
    3.    Se si è profughi a seguito di guerre o occupazioni militari; Per motivi burocratici, se lo Stato di cui si era cittadini si è dissolto e ha dato vita a nuove entità nazionali (è questo il caso dell’ex Urss o della ex Jugoslavia);
    4.    Per incongruenze e lacune nelle leggi sulla cittadinanza dei diversi Stati.

L’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, li assiste nella procedura per il riconoscimento della protezione internazionale. Domanda: quanto tempo occorre per essere riconosciuti apolidi? Risposta circa due anni. Per tutto il resto rimandando al sito di cui sopra. Ora, coinvolgendo tale l'Organismo ritengo che si possa dare documentazione per la libera circolazione delle persone nel mondo e se può essere un suggerimento ricordo che: Dopo la lettera dell’UNHCR il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti (CNOG) e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI) costituiscono un gruppo di lavoro unitario.

Obiettivo, elaborare un protocollo sul tema dell’immigrazione e dell’asilo, collegato al Testo unico dei doveri del giornalista. Al lavoro contribuisce anche un comitato scientifico composto da giornalisti italiani e stranieri e da rappresentanti del Ministero dell’Interno, del Ministero della Solidarietà sociale, dell’UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio, delle Università ‘La Sapienza’ di Roma e Roma III. Può essere questa una possibile soluzione per superare burocrazie, polemiche e “furbizie” varie? 
 

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