Sechi "fa fuori" Giovanna Ianniello: rumor sul prossimo portavoce di Meloni
Attualmente è il direttore dell’Agi, l’agenzia dell’Eni
Il sardo Mario Sechi diventerà il nuovo portavoce del governo
I giornali portanti del centro – destra e cioè Il Tempo, Il Giornale, Il Foglio e Libero danno la cosa per certa: il sardo Mario Sechi diventerà il nuovo portavoce del governo. Anche Sardiniapost conferma la notizia. Attualmente Sechi è il direttore dell’Agi, l’agenzia dell’Eni.
Il giorno dopo San Valentino si è infatti materializzato a Palazzo Chigi dove ha avuto un incontro con “alti collaboratori della Meloni”. In effetti, in questi primi mesi di legislatura si è vista una certa confusione comunicativa, tanto che la stessa premier è dovuta correre ai ripari creando su Facebook l’”Agenda di Georgia” proprio per evitare equivoci e fraintendimenti. La notizia non è di poco conto perché questo significa che se arriva Sechi deve farsi da parte Giovanna Ianniello, che è la storica portavoce della leader di FDI.
In realtà, la Ianniello, giornalista professionista, non è sola a Chigi. C’è anche suo cognato Paolo Quadrozzi che però è solo un pubblicista. I due avevano iniziato da soli ma dopo poco si sono aggiunti Fabrizio Alfano -“vicecapo ufficio stampa”-, già portavoce di Fini quando era presidente della Camera e anche lui ex giornalista Agi e Patrizia Scurti che però non risulta iscritta all’Ordine dei giornalisti.
Insomma, una squadra eterogenea che ha mostrato una certa fatica a condurre il compito gravoso e complesso di guidare la comunicazione istituzionale del governo. E così la scelta pare proprio essere ricaduta su un proverbiale “uomo d’ordine” come Sechi, un “sergente di ferro” capace di mettere in riga contrapposizioni e rivendicazioni interne nell’ottica del supremo bene comune.
Sechi è noto per essere una persona che esegue le direttive dell’editore in maniera rapida ed efficace, a maggior ragione se questa volta l’editore è addirittura il governo. La scelta pare quindi saggia e pienamente centrata perché la squadra comunicativa di Palazzo Chigi fino ad ora aveva sofferto dell’evidente mancanza di un “capo” che sapesse guidarla con mano ferma e sicura facendo da tramite fedele dei desiderata della premier.
E si sa che la comunicazione è tutto in politica e non solo. Non si possono tollerare, a questi livelli, esitazioni o indecisioni, soprattutto con temi spinosi interni come l’abolizione dei bonus e del reddito di cittadinanza ed esterni come la guerra in Ucraina. La Ianniello sconta anche un certo rapporto “difficile” con i giornalisti in cerca di interviste e notizie per fare il loro lavoro. In questo Sechi, professionista di provata capacità con una profonda conoscenza dei colleghi, sarà certamente più efficace.
Non si sa se la Ianniello resterà sotto Sechi o la Meloni la sposterà a fare qualcosa d’altro ma certamente quella che sta avvenendo in questi giorni non è un imprevisto perché da tempo si stavano susseguendo “provini” per trovare un “mastro comunicatore” degno del ruolo e della nuova rilevanza di Giorgia.