Soumahoro e l’avvertimento di Natale a Zoro, Damilano e al Papa

Il deputato di sinistra cita Martin Luther King in un video: "Alla fine, non ricorderemo le parole dei nostri nemici, ma il silenzio dei nostri amici"

Di Giuseppe Vatinno
Politica

Soumahoro negli auguri di Natale manda messaggi ai buonisti di sinistra

Prosegue -grazie al meritorio impegno di Striscia la Notizia (Canale 5) - la serie di rilevazioni su Aboubakar Soumahoro. In un video inedito andato in onda qualche giorno fa si vede Aboubakar Soumahoro che "inaugura una casa dei diritti della Lega Braccianti proprio a Latina e proprio nella cooperativa Karibu gestita dalla suocera Marie Therese Mukamitsindo". Il ragionamento di Striscia è: "Strano che Soumahoro, avendo una sede lì, non sapesse nulla di quello che succedeva nel centro dove i migranti venivano maltrattati".

Il tg satirico ha anche trasmesso una intervista al sindacalista Yacouba Saganogo in cui dichiara: “Anche cercando di fare delle rivendicazioni contro il sistema dei centri di accoglienza, lui ha sempre voluto evitare il Lazio". Perché ci si potrebbe ingenuamente chiedere? La vicenda di Aboubakar Soumahoro è veramente imbarazzante perché le prove che lui sapesse si stanno accumulando e risulta sempre più difficile difenderlo. Oltretutto questa tracotanza non lo aiuta a costruire una immagine positiva di lui e alla gente non piace essere presa per il naso dal membro di una famiglia indagata per la gestione di soldi pubblici, cioè i soldi di tutti, mentre molti vivono in povertà.

Non si capisce francamente perché il deputato non sia ancora indagato visto che un semplice cittadino probabilmente lo sarebbe da tempo e per molto meno. In questo modo –tra l’altro- potrebbe ufficialmente discolparsi e sarebbe una misura anche a sua tutela, un modo per difendersi. Per le feste natalizie Soumahoro è invece ricomparso sui social mentre faceva l’albero con gli auguri in un bel marroncino color fango con scritto:

“Auguri di un sereno Natale all’insegna dell’amore che ci permette di resistere alla malvagità e alla cattiveria per coltivare l’altruismo e la solidarietà. Come disse Martin Luther King, ‘alla fine, non ricorderemo le parole dei nostri nemici, ma il silenzio dei nostri amici'. Tra l’altro nessuna parola sul video di Striscia la Notizia che lo inchioda alle sue responsabilità.

Assistiamo quindi ad uno dei ciclici ritorni di protagonismo del deputato di colore che questa volta cita addirittura Martin Luther King. Visto che è Natale – avrà pensato - facciamo le cose in grande, e come direbbe Totò, abbondiamo.

Ma questa volta è interessante anche il contenuto. Nel messaggio natalizio infatti Soumahoro se la prende con gli “amici” che –a suo dire- non l’avrebbero difeso. E in effetti forse su questo ha ragione perché se i “professionisti dell’anti-sfruttamento”, dotti, medici e sapienti sono stati costretti a farlo –come dire- da contratto, i suoi sostenitori mediatici l’hanno abbandonato facendo sostanzialmente finta di non averlo conosciuto.

Soumahoro ha quindi qualche ragione a prendersela ad esempio, anche se non fa nomi, con “Zoro” Diego Bianchi e Marco Damilano che arrivarono addirittura a presentarlo a Papa Francesco, in una imbarazzante commedia mediatica, per poi prontamente scaricarlo quando è scoppiato lo scandalo.

Ricordiamo che Bianchi arrivò a dire durante una puntata di Propaganda Live (La 7) che “la costruzione di una leadership è difficile”, ammettendo così esplicitamente che dietro il “prodotto mediatico Soumahoro” c’era un ben preciso piano che vedeva coinvolti i quotidiani di Gedi - vedi le prime pagine dell’Espresso diretto allora da Damilano - e una parte di La 7, quella che fa riferimento allo spadaccino di Testaccio. E le leggi sulla par condicio, ad esempio, dove sono andate a finire?

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