Soumahoro, prefettura: stop alla coop. Lega: chiedere verifica in Campidoglio

Il capogruppo del partito di Centrodestra vuole far luce sul caso delle cooperative della suocera di Soumahoro, chiedendo verifiche anche in Campidoglio

Politica

Stop all'affido dei Centri alla coop della suocera di Soumahoro: gestione affidata ad altri soggetti 

La prefettura di Latina "ha predisposto l'annullamento" dell'affidamento dei "Centri di accoglienza straordinaria (Cas) affidati alla Aid e alla Karibu", il Consorzio e la Cooperativa che fanno riferimento ad alcuni familiari del deputato Abubakar Soumahoro, "e contestualmente ha affidato ad altri soggetti la gestione dei Centri". 

Lo rende noto la Uiltucs di Latina sottolineando che "l'intervento interessa solo l'appalto gestito dalla Prefettura. Sono 13, aggiunge il sindacato,  i centri sul territorio cessati e riaffidati dall'Ufficio Territoriale del Governo".

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La Lega vuole far luce sul caso Soumahoro. E, in particolare, sui soldi ricevuti dalla cooperativa di sua suocera Marie Therese Mukamitsindo. Il capogruppo del partito capitanato da SalviniFabrizio Santori, ha rilasciato una nota che afferma: “La Lega chiede conto di quanto emerge sui rapporti del Campidoglio con la coop Karibu che fa capo alla suocera del deputato di Alleanza verdi Soumahoro”.

"Cifre altissime, che dal 2016 a oggi ammonterebbero a oltre due milioni di euro di cui duecentomila solo nel 2022”, spiega Santori. “È necessario che gli assessori competenti riferiscano e siano immediatamente riunite le Commissioni capitoline preposte. Quanto accade è una vergogna, un fiume di denaro uscito dalle tasche dei contribuenti per l'accoglienza e l'assistenza sociale sul cui destino si deve fare piena luce: quanti soldi, dal 2016, con la giunta Raggi, a oggi, con la giunta Gualtieri, sono stati pagati alla coop, e che cosa è stato fatto”. 

“Vogliamo leggere i bilanci”, tuona ancora il capogruppo della Lega, “e sapere quanti bandi sono stati vinti da questa cooperativa anche a livello regionale, con la giunta Pd e M5S guidata da Zingaretti e D'Amato, e se siano mai arrivate prima lamentele dai lavoratori o da chi era loro vicino”. 

“Una situazione così grave”, aggiunge, infine, Santori, “lascia pensare anche a una pressoché totale mancanza di controlli puntuali, seri e accurati, non soltanto sul piano economico e gestionale, ma anche su quello dei diritti del lavoro, per la sicurezza, l'igiene, la sanità e la condizione dei dipendenti. Di tutti questi dovuti controlli attendiamo di conoscere il numero, le modalità e i contenuti", conclude. 

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